Una mostra alla galleria Marlborough di New York mette a confronto due maestri della pittura del XX secolo: Francis Bacon e Lucian Freud. L'amicizia tra i due artisti, durata oltre 40 anni, influenzò profondamente la produzione di entrambi, e la rassegna "Francis Bacon and Lucian Freud. Conversations" ne ripercorre la storia.

Due tra i più illustri artisti del Novecento, che hanno indagato la condizione umana in tutta la sua intesa brutalità, vengono posti a confronto in una mostra negli spazi della galleria Marlborough di New York. Allestito fino al 29 giugno, il progetto espositivo analizza il lavoro di Francis Bacon e Lucian Freud attraverso la lente dell’amicizia, intensa ma travagliata, che li ha uniti per quasi mezzo secolo.A NEW YORK LA MOSTRA SU FRANCIS BACON E LUCIAN FREUDÈ la metà degli anni Quaranta quando i due pittori si incontrano per la prima volta, grazie all'amico in comune Graham Sutherland. Fin da subito stringono un profondo legame, caratterizzato da uno stile di vita estremo e dissoluto: iniziano a frequentare il Gargoyle Club, giocano d'azzardo, bevono e fraternizzano con gli altri bohémien. Ma ciò che li unisce indissolubilmente è l'ammirazione reciproca per l'arte dell'altro (che passa, però, anche attraverso una critica feroce e spietata). Esponendo un'accurata selezione di opere, la retrospettiva mette in luce le differenze, i punti contatto, e non ultima l'influenza reciproca tra i due pittori: infatti, se Bacon incoraggiava Freud a emanciparsi dalle tradizionali tecniche della rappresentazione, quest’ultimo, a sua volta, spingeva l’altro ad approfondire il carattere psicologico ed emotivo dei suoi soggetti.AFFINITÀ E DIVERGENZE TRA FRANCIS BACON E LUCIAN FREUD"Francis aveva un’idea, la costruiva, la distruggeva e poi la ricostruiva di nuovo rapidamente", dichiarò Freud, ribadendo la stima nei confronti del collega. "È stato per questo suo atteggiamento che l’ho ammirato. Il modo in cui era completamente spietato sul suo lavoro. Penso che il modo di Francis di dipingere liberamente mi abbia aiutato a sentirmi più audace".[Immagine in apertura: installation view. Photo Olympia Shannon]
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