Una mostra all’Institut Giacometti di Parigi esplora le analogie tra Alberto Giacometti e Giorgio Morandi, due maestri del Novecento che, pur non essendosi mai incontrati, hanno condiviso una connessione profonda attraverso percorsi e pratiche artistiche singolari. Articolata in quattro capitoli, l’esposizione riunisce opere dalla Fondazione Giacometti e dal Museo Morandi di Bologna.

Pur rimanendo distanti, Alberto Giacometti e Giorgio Morandi hanno entrambi esplorato nuove dimensioni artistiche senza mai abbandonare la loro identità. Nonostante non si siano mai incontrati, le loro opere condividono una profonda connessione, caratterizzata da un percorso e una sensibilità affini. Entrambi hanno fatto dei loro atelier luoghi di continua ricerca e riflessione: per Morandi, l’atelier di via Fondazza a Bologna rappresenta un rifugio creativo, mentre per Giacometti la rue Hippolyte-Maindron nella Ville Lumière diventa il palcoscenico per la sua espressione artistica. Allestita fino al 2 marzo 2025 all’Institut Giacometti di Parigi, la mostra Giacometti / Morandi. Moments immobiles permette al visitatore di approfondire il confronto tra questi due grandi maestri del Novecento.A PARIGI IL CONFRONTO TRA MORANDI E GIACOMETTILa retrospettiva invita a riflettere sulle modalità attraverso cui le esperienze quotidiane e i legami con oggetti e figure familiari abbiano influenzato le opere dei due artisti e contribuito alla loro ricerca dell’essenziale. La vita contemplativa di Morandi a Bologna, ad esempio, insieme alle sue estati trascorse a Grizzana, alimentò la sua passione per la natura morta, in cui espresse una vivace interazione con gli oggetti.Al contrario, Giacometti, sebbene profondamente radicato a Parigi, mantenne un legame profondo con le sue origini svizzere, ricorrendo a figure familiari come la moglie Annette e il fratello Diego quali soggetti principali della sua arte. Entrambi gli artisti, con una predilezione per i temi universali, trovarono nei loro lavori un modo per esprimere la condizione umana, dando vita a forme che superano le tensioni tra figurazione e astrazione, per abbracciare invece la complessità del reale.GIORGIO MORANDI E ALBERTO GIACOMETTI: IL PERCORSO ESPOSITIVOLa mostra raccoglie opere dalla Fondazione Giacometti e prestiti dal Museo Morandi di Bologna, creando un itinerario cronologico che attraversa le carriere di entrambi gli artisti, dal 1913 fino al 1965. Il percorso espositivo si articola in quattro capitoli: quello dedicato agli anni della pittura in atelier, un luogo nevralgico per la produzione artistica di entrambi; la sezione in cui si approfondisce il ruolo dei legami familiari, protagonisti di numerose opere; il capitolo che riunisce le esperienze dei due artisti sulla scia delle avanguardie (i dipinti "metafisici" di Giorgio Morandi, affini a Carlo Carrà e Giorgio De Chirico, e il periodo surrealista di Giacometti); e infine la rappresentazione del reale, affrontata nelle nature morte da Morandi e dalle sculture della produzione più matura di Giacometti.[Immagine in apertura: Giorgio Morandi in his studio. Bologne, 1953 © photo Herbert List / Magnum Photos]
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