Si intitola “Abbecedario” la grande mostra che l’ADI Design Museum di Milano dedica al poliedrico Gillo Dorfles. In esposizione, fino al 13 febbraio, un corpus di 42 disegni che formano il prezioso abbecedario realizzato dall’artista, negli anni Cinquanta, per i suoi nipoti.

A distanza di tre anni dalla sua dipartita, il geniale Gillo Dorfles è al centro di un’importante rassegna ospitata dall’ADI Design Museum di Milano. Inaugurata lo scorso 25 novembre, e visitabile fino al prossimo 13 febbraio, l’esposizione mira a rivelarci un Dorfles inedito, impegnato tanto a intrattenere i propri nipoti quanto a insegnargli l’alfabeto italiano e l’amore per l’arte.  Fulcro del progetto espositivo è infatti l'abbecedario che il noto artista e intellettuale italiano realizzò negli anni Cinquanta. ARTE E PEDAGOGIA “'Educare con l'arte’. Forse Gillo si era ispirato a questa massima di Herbert Read quando ha pensato di sollecitare la curiosità di noi nipoti disegnando questo abbecedario, anche se, pur piccoli, in parte sapevamo già districarci con la lettura", ricordano i destinatari del prezioso oggetto, Piero e Giorgetta Dorfles. "I significati di riferimento sono un campionario di animali, nomi e aggettivi spesso di uso non comune. Ma Gillo, più che avere progetti didattici, tendeva a mettersi al nostro livello, divertendosi, provando con noi i giochi che portava dai suoi viaggi, e sfidandoci sul piano della creatività. Dopo aver tracciato il contorno a penna del soggetto, spesso ci invitava a completare i suoi disegni con i colori a pastello, e a inventarne i nomi”. LA MOSTRA DI GILLO DORFLES Intitolata semplicemente Abbecedario, la mostra si avvale della curatela dell’Associazione Culturale Gillo Dorfles (fondata nel 2018 dagli stessi Piero e Giorgetta Dorfles) per mettere in luce un aspetto poco conosciuto del critico triestino: quello pedagogico.  Strumento di apprendimento per eccellenza, l’abbecedario diventa in questo caso un dispositivo indispensabile per stimolare, in maniera ironica e divertente, la creatività dei suoi fruitori. Costituito da ben quarantadue disegni, l’abbecedario in esposizione catapulta lo spettatore nel personalissimo mondo di Gillo Dorfles attraverso le fantasiose reinterpretazioni di numeri e lettere dell’alfabeto. Una dimensione eccezionale, quella ricreata dalla mostra, nella quale le arti visive, l’insegnamento e la vita stessa, si compenetrano con armonia. [Immagine in apertura: © Martina Bonetti]
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