I disegni del celeberrimo Francisco Goya e di George Grosz, fondatore del movimento Dada berlinese, entrano in dialogo fra le sale di Palazzo Pigorini a Parma dal 23 settembre 2022. Confermando la straordinaria attualità dei loro autori.

Dal prossimo 23 settembre (e fino al 13 gennaio 2023), Palazzo Pigorini a Parma ospiterà la mostra GOYA E GROSZ. Il sonno della ragione. La rassegna, a cura di Ralph Jentsch e Didi Bozzini, attraverso una ricca selezione di opere dei due autori – Francisco Goya e George Grosz– considerati tra i più abili disegnatori della storia, rivela l’estrema capacità di entrambi nell’aver trattato, grazie a uno stile tagliente e all’uso di una dirompente satira sociale, argomenti e tematiche ancora oggi di grande attualità. “Le incisioni di Goya e i dipinti di Grosz non ci parlano di una storia antica, ma di quella che stiamo vivendo quotidianamente. Il sonno della ragione e i mostri che esso produce sono sempre gli stessi, a Madrid nel 1799 come a Berlino negli anni ’20 o nell’intero Occidente oggi”. Con queste parole, i due curatori della mostra spiegano l'afflato contemporaneo della rassegna in programma a Parma.L’ATTUALITÀ DELLE OPERE DI GOYA E GROSZ Nonostante, infatti, Goya e Grosz abbiano vissuto in periodi storici diversi, entrambi hanno indagato la realtà in cui erano immersi, introducendo numerose innovazioni formali. In questo senso, la celebre serie dei Capricci, realizzata da Goya per mettere a nudo i vizi, le bassezze e le aberrazioni diffuse nella Spagna del XVIII secolo, può essere considerata un’anticipazione della modernità. Grosz, invece, associato al pittore spagnolo per lo stile caricaturale delle sue opere, esprime la sua repulsione nei confronti del dilagante declino morale dei primi decenni del Novecento presentando un mondo quasi carnevalesco, in cui satira e dramma convivono grottescamente.LE OPERE DI GOYA E GROSZ IN MOSTRA A PARMA L’esposizione, riunendo tutte le ottanta incisioni dei Capricci realizzate da Goya nel 1799, instaura un dialogo e un gioco di rimandi con le opere di Grosz, successivo di centocinquanta anni al pittore spagnolo. Al celeberrimo Capriccio 43 - El sueño de la razon produce monstruos, ad esempio, fa eco l’autoritratto dipinto nel 1940 da George Grosz, in cui un uccello da preda sorvola minacciosamente la figura dell’artista. Mentre alla selezione di tavole facenti parte del ciclo dei Disastri della guerra di Goya, incentrate sulla condanna del male e della barbarie durante il periodo della guerra d'indipendenza spagnola, viene contrapposto il dipinto A Piece of My World II/The Last Battalion, in cui Grosz, nel 1938, ritraendo una terra desolata e distrutta su cui arranca un contingente disperato di soldati, pare profetizzare l’avvento del nazismo e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. [Immagine in apertura: George Grosz, A Piece of My World II / The Last Battalion, 1938, Crediti fotografici George Grosz Estate, Courtesy Ralph Jentsch Berlin]
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