A Lugano 300 stampe e disegni raccontano la storia delle arti grafiche
ARTE
Dal 10 settembre fino al 7 gennaio, il MASI di Lugano punta i riflettori sulle innumerevoli espressioni delle arti grafiche, attraverso l'esposizione di 300 capolavori tra stampe e disegni, provenienti dalla collezione Graphische Sammlung ETH di Zurigo.
Con la mostra Da Albrecht Dürer a
Andy Warhol, il MASI
– Museo d’arte della Svizzera italiana
di Lugano offre al grande pubblico l'opportunità di scoprire
tecniche grafiche, motivi e stili che si sono susseguiti nella storia
dell’arte europea, attraverso l'esposizione di opere che spaziano
dalla xilografia all’incisione a bulino, fino all’acquaforte e
alla serigrafia, affiancate a disegni, fotografie e multipli.
I lavori in esposizione, provenienti
dalla collezione Graphische Sammlung ETH di Zurigo, una delle
istituzioni di più alto rilievo nel settore dell'arte grafica,
offrono un ricco spaccato della storia dell’arte europea,
attraverso esponenti di spicco quali Albrecht Dürer, Rembrandt van
Rijn, Francisco Goya, Pablo Picasso, Edvard Munch e Andy Warhol. A
questi si affiancano le opere di artiste e artisti viventi come John
M. Armleder, Olivier Mosset, Candida Höfer, Susan Hefuna, Shirana
Shahbazi e Christiane Baumgartner.
IL PERCORSO ESPOSITIVO DEL MASI
Visitabile dal 10 settembre fino al 7
gennaio, il percorso espositivo apre con una grande parete allestita
con i ritratti di artiste e artisti di epoche diverse, resi
attraverso le tecniche grafiche più variegate. In questa suggestiva
panoramica a catturare l'attenzione è sicuramente l'acquaforte di
Rembrandt, nella quale il pittore fiammingo compare insieme alla
moglie Saskia. A questo si affiancano lavori fotografici
in bianco e nero, e opere dalle linee più essenziali come quella che
raffigura la bocca di Meret Oppenheim, nell’incisione di Markus
Raetz.
Il tragitto di visita, curato della
direttrice della collezione Linda Schädler, continua con opere storiche
della Graphische Sammlung ETH Zürich, e abbraccia lavori
provenienti dalla fine del XV secolo a oggi, secondo un ordinamento
cronologico.
UN PERCORSO CRONOLOGICO
In mostra le opere di un'epoca in cui
la fotografia non era stata ancora inventata, e le arti grafiche
contribuivano a diffondere al grande pubblico dipinti storici, nonché
riproduzioni botaniche e di animali. Esempi ne sono la Caricatura
della copia del Laooconte di Niccolò Boldrini, la nota
xilografia Rinoceronte di Albrecht Dürer, e le illustrazioni
a colori del volume
Metamorphosis Insectorum Surinamensium di Maria
Sibylla Merian.
L'ampio spettro cronologico consente di
osservare la trasmissione delle tecniche incisorie nel tempo, ma
anche i diversi metodi e le differenti tematiche affrontate dai vari
artisti: dalle rappresentazioni di scene come quella della corrida di
Goya, ripresa poi da Picasso nella sua acquatinta Salto con la
Garrocha, passando per l'esplorazione del corpo da parte di Egon
Schiele, fino ad arrivare all'iconica immagine serigrafica della
Campbell’s Soup di Andy Warhol.
[Immagine in apertura: Edvard Munch, Angstgefühl (Angoscia), 1896, Litografia a colori, Graphische Sammlung ETH Zürich]