Il noto regista statunitense Gus Van Sant si prepara a inaugurare la sua prima mostra personale in Svizzera. Al centro dell’esposizione presso la Vito Schnabel Gallery di St. Moritz c'è un nuovo ciclo di dipinti che ha come soggetto principale la celeberrima “Gioconda” di Leonardo da Vinci.

Da Federico Fellini a David Lynch, sono numerosi i cineasti di fama internazionale che hanno coltivato e coltivano una certa passione verso le arti visive. Il bisogno di esprimere la propria creatività al di fuori dal mondo dello spettacolo sembra essere, infatti, una prerogativa che accomuna molte star del cinema. Ne sa qualcosa Gus Van Sant – memorabile autore di pellicole quali Good Will Hunting ed Elephant –, che da anni porta avanti una personale ricerca artistica ispirata tanto alla fotografia quanto alla pittura. E proprio su quest’ultima si concentra la prima mostra personale svizzera che Van Sant inaugurerà il prossimo 27 dicembre negli spazi della Vito Schnabel Gallery di St. Moritz. LA MOSTRA DI GUS VAN SANT IN SVIZZERA Fulcro dell’esposizione, semplicemente intitolata Mona Lisa e allestita nella galleria elvetica fino al 19 febbraio 2022, è una nuova serie di grandi dipinti che guardano appunto a una delle donne più iconiche della storia dell’arte. Tutta l’enigmaticità della famosissima Gioconda di Leonardo viene riassunta da Van Sant attraverso un accattivante processo di scomposizione formale del soggetto. Grazie a una tecnica pittorica che strizza l’occhio al Pointillisme, le tele dell’artista suggeriscono infatti di ricostruire la figura della Monna Lisa utilizzando soltanto la propria memoria e la propria immaginazione. Una distesa di piccoli blocchi di colore costruiti con precisione va a comporre una griglia cromatica fatta sia di ampie pennellate a olio sia di tocchi di pastello e materiali preziosi quali la foglia d’oro. Ritratti, quelli proposti da Gus Van Sant, che invitano a ritrovare l’emblematico sorriso della Gioconda osservando il tutto dalla giusta distanza. CINEMA E ARTE SECONDO GUS VAN SANT La visualizzazione “pixellata” del soggetto ritratto non è l’unico collegamento che può esservi tra il mondo del cinema e la ricerca artistica di Gus Van Sant. Così come avviene nei suoi film, l’artista/regista non fa altro che focalizzarsi su un personaggio misterioso per offrire un fitto strato di narrazioni parallele che portano all’identificazione dell'intera situazione. Un esperimento che, dal grande schermo, si traduce ora nel linguaggio della pittura. [Immagine in apertura: Gus Van Sant, Mona Lisa #4, 2021, oil on canvas, 185.4 x 149.9 cm. ©️ Gus Van Sant; photo by Flying Studio. Courtesy the artist and Vito Schnabel Gallery]
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