Fino al prossimo 28 agosto, il territorio tra la Val D’Ossola e la Val Formazza, ospita una grande mostra itinerante che, attraverso opere contemporanee e capolavori dell’Ottocento, racconta di superamento dei confini, di esplorazioni, di alte vie di comunicazione e di valichi alpini.

Inaugurata nel centro storico di Macugnaga, ai piedi del Monte Rosa, e nella frazione di Ponte di Formazza, sempre nella provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola, la mostra itinerante Passare le Alpi, terzo capitolo del progetto Interreg Italia-Svizzera intitolato Di-Se – DiSegnare il territorio. Il percorso espositivo, visitabile fino al prossimo 28 agosto, si articola en plein air grazie a grandi pannelli sui quali sono riprodotte le opere realizzate da illustratori contemporanei dedicate alla “mobilità in alta quota”, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto di montagna e ai viaggiatori che si spostano tra la Val d’Ossola e il Canton Vallese svizzero.LA MOSTRA DI ILLUSTRAZIONE SUL TEMA DELLA MONTAGNA In particolare, la rassegna si sviluppa a partire dall’idea di confine suggerita – metaforicamente e fisicamente – dalla catena montuosa delle Alpi, da intendere, però, non come barriera e limite, piuttosto secondo l’accezione latina che ci fornisce l'antico termine: "cum finis" vuol dire letteralmente, infatti, “luogo dove si finisce insieme”. In questo modo si tratta piuttosto di una frontiera da essere percorsa e superata e di varchi che creano apertura, collegamenti e passaggi.UN PERCORSO ITINERANTE TRA ARTE E NATURA In parallelo e in dialogo con le opere contemporanee realizzate da ventotto tra illustratori e artisti, lo storico dell’arte Enrico Rizzi ha selezionato per la mostra una serie di stampe ottocentesche di età romantica realizzate da Carl Blechen, Marco Gozzi, François Guérard e John Ruskin (solo per citarne alcuni), capaci di affrontare e riflettere sulle medesime tematiche­ come, ad esempio, i paesaggi dei valichi tra Ossola e Vallese; la fondamentale presenza della ferrovia Vigezzina; il traforo del Sempione; la storia dell’aviatore peruviano Geo Chavez che per primo trasvolò nel 1910 le Alpi, l’arte della someggiatur(a ovvero del trasporto di merci con muli e bestie da soma); i servizi postali compiuti a cavallo sul Passo del Sempione; l’emigrazione vigezzina e gli affari alpini messi in atto da organizzazioni di contrabbandieri. La mostra continuerà il suo percorso itinerante arrivando a settembre a Omegna, città di Gianni Rodari sul lago d’Orta, e raggiungendo, poi, in inverno, il comune svizzero di Naters, nel Canton Vallese. [Immagine in apertura: John Ruskin, Macugnaga, 1845, china e acquarello]
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