New York ospita una nuova esposizione dedicata al genio ribelle Jean-Michel Basquiat. Non una mostra come le altre, tuttavia. Recentemente inaugurata allo Starrett-Lehigh Building, la rassegna è un omaggio all'artista da parte delle sorelle. Uno sguardo intimo sulla vita del grande pittore.

Raccontare Jean-Michel Basquiat attraverso una mostra di opere d'arte. Nulla di inedito o di particolarmente speciale, vista la mole eccezione di rassegne che ogni anno fioccano a ogni latitudine con l'intento di documentare la produzione di questo genio dell'arte americana. Eppure, ciò che differenzia questo evento dagli altri, è il coinvolgimento diretto della famiglia dello stesso artista, che ha deciso di “svuotare i cassetti” condividendo con il pubblico decine e decine di dipinti e oggetti in larga parte mai esposti prima. Succede a New York, e per la precisione allo Starrett-Lehigh Building, il grande edificio collocato sul versante occidentale di Manhattan. È qui che oltre duecento lavori – per lo più sconosciuti al pubblico – sono stati allestiti dalle sorelle Jeanine e Lisane, promettendo di offrire un ritratto mai prima d'oggi così intimo sul grande artista afroamericano. LA MOSTRA SU JEAN-MICHEL BASQUIAT A NEW YORK Aperta lo scorso 9 aprile, Jean-Michel Basquiat: King Pleasure© prende il titolo da una delle iconiche tele realizzate nel 1987, e racconta la parabola creativa ed esistenziale del protagonista: tutto, ovviamente, secondo la prospettiva della sua famiglia, all'interno di un percorso di visita che mescola elementi biografici, memorie personali, riferimenti al contesto storico e naturalmente opere – tra disegni, dipinti e oggetti appartenuti agli eredi. Tra gli elementi che spiccano figurano indumenti, elementi d'arredo (gli stessi che spesso Basquiat amava trasformare con la sua arte), biciclette usate nel corso dell'adolescenza e persino scenografie ispirate ad alcuni degli ambienti più rappresentativi della sua vita (come il celebre studio a Great Jones Street, a Manhattan, o l'area vip del nightclub Palladium, frequentato sia da Basquiat che dagli amici Andy Warhol e Keith Haring). UN INEDITO DI JEAN-MICHEL BASQUIAT Diviso in otto sezioni, il tragitto espositivo nasce pertanto con l'intento di condurre il pubblico non tanto nell'universo artistico di Basquiat (uno dei più conosciuti e raccontati della storia contemporanea), ma nella sfera più intima e dunque inedita dell'artista. Un obiettivo che pare esplicito osservando il folto corpo di fotografie che scandiscono l'allestimento: immagini d'archivio, spesso in bianco e nero, nelle quali il ragazzo compare giovanissimo accanto al padre Gerard, con le sorelle e con gli amici d'infanzia. In questo senso, la mostra sembra un enorme album fotografico messo a disposizione dei visitatori: un archivio di ricordi nei quali l'anima timida di Basquiat appare in tutta la sua purezza, prima che le luci dello star system ne trasformassero il destino. [Immagine in apertura: Jean-Michel Basquiat. Photograph © Lee Jaffe, 1983]
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