A venti anni dalla sua ultima mostra in Grecia, Jeff Koons torna nella terra degli dei con una mostra dedicata alla mitologia ellenica. Si intitola “Jeff Koons: Apollo” e condensa tutto il fascino che la storia e l'immaginario classico esercitano da sempre sull'artista americano.

Un elegante gioco di citazioni e rimandi, di contrasti e di confronti tra antico e contemporaneo. Si presenta in questi termini la nuova mostra personale di Jeff Koons in Grecia: un progetto che conferma e porta verso nuovi lidi la nota fascinazione da parte dell'artista pop per eccellenza verso il gusto classico. Un aspetto, questo, già esplorato di recente a Palazzo Vecchio a Firenze (dove l'artista aveva esposto tra le altre opere anche gli iconici calchi in gesso della serie Gazing Ball), e che ora ha modo di attestarsi senza mezze misure. Quale luogo migliore del Peloponneso, infatti, per dichiarare il proprio amore verso l'arte e la cultura ellenica? LA MOSTRA DI JEFF KOONS A IDRA Organizzata dalla Deste Foundation, la rassegna (aperta al pubblico fino al 31 ottobre) ha luogo negli spazi della Slaughterhouse – il vecchio mattatoio che si affaccia sul mare, nella città di Idra. Dedicata ad Apollo, dio della musica e della medicina, la mostra presenta una serie di interventi in parte nuovi e mai esposti prima. Si tratta di sculture di stampo squisitamente classico, nei quali il figlio di Zeus è rappresentato avvolto da vesti colorate e sensuali. Giovane e bello come il sole, il dio è protagonista di una serie di opere quali Apollo Wind Spinner (colossale girandola eolica riflettente larga più di nove metri) e Apollo Kithara (la statua policroma di due metri che rappresenta il dio mentre suona la kithara, appunto). JEFF KOONS TRA CLASSICO E CONTEMPORANEO Ma i rimandi al passato certamente non si fermano qui. Negli ambienti della struttura, che si affaccia sul suggestivo paesaggio mediterraneo, spiccano infatti un paio di scarpe da ginnastica in bronzo (omaggio divertito alla dea della vittoria Nike), pitture parietali ispirate agli affreschi di Boscoreale, e readymade (questi ultimi parte della serie dedicata a Marcel Duchamp). Musica di sottofondo, odori di erbe bruciate e postazioni per porgere le proprie offerte agli dei accentuano ancora di più il dialogo con il mondo classico, trasformando l'ex mattatoio in un piccolo tempio nel quale rivivere, con gli occhi del presente, i fasti e il fascino della mitologia ellenica. [Immagine in apertura: Apollo Windspinner, 2020-2022. Steel, bronze, and two motors. 1393,3 x 914,4 x 260,8 cm. Installation view of the exhibition Jeff Koons: Apollo, DESTE Foundation Project Space, Slaughterhouse, Hydra (June 21 – October 31, 2022) © Jeff Koons, Photo: Eftychia Vlachou]
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