Una selezione di opere ripercorre l'intensa produzione di Lee Lozano, presentando i suoi capolavori più iconici dal 1960 al 1972. Allestita alla Pinacoteca Agnelli di Torino, la monografica descrive la vita e l'attività di una delle artiste più rivoluzionarie della storia recente.

Artista pioniera e figura chiave della scena newyorkese degli anni Sessanta, Lee Lozano è protagonista della mostra Strike, allestita negli spazi della Pinacoteca Agnelli a Torino. Realizzata dall'istituzione torinese in collaborazione con la Collection Pinault, l'esposizione ripercorre la breve ma estremamente prolifica carriera dell'artista presentando i lavori realizzati dal 1960 al 1972 e presentandosi come la prima monografica italiana dedicata a Lozano. Visitabile fino al prossimo 23 luglio, Strike sarà successivamente ospitata dalla Bourse de Commerce di Parigi. LE OPERE DI LEE LOZANO A TORINO Un'ampia selezione di opere accompagna il pubblico alla scoperta dell’inconfondibile stile dell'artista che, nel corso della sua attività, ha fatto della provocazione e dell'eclettismo i suoi tratti distintivi: non a caso il titolo della mostra è “strike”, che significa “colpire”, ma anche “sciopero” (in riferimento alla sua celebre opera del 1969, che sancisce il primo sciopero di Lozano dal mondo dell'arte). Dagli espliciti disegni e dipinti di stampo espressionista alle tele astratte minimaliste, il percorso espositivo attraversa le fasi della produzione creativa di Lozano. Curata da Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, la monografica si divide in sette aree tematiche: dalla sezione Drawings, dedicata ai disegni caratterizzati da una rappresentazione schietta e grottesca del corpo umano, fino a Body = Machine, sezione in cui emerge il linguaggio pittorico materico e la raffigurazione delle figure umane senza volto, in relazione alla macchina. L'itinerario prosegue con Pun Value, che comprende una raccolta di disegni del 1962 caratterizzati dai “pun” (giochi di parole) tra caricature e slogan pubblicitari, poi Tools, in cui gli attrezzi da lavoro compaiono sulla tela come figure antropomorfe, e ancora Airplanes, una serie di lavori incentrati sulla rappresentazione di aeroplani. A chiudere questo viaggio artistico è All Verbs, che riunisce le opere datate tra il 1964 e il 1967: dall'astrazione minimalista, fino alla decisione di concludere l'esperienza come pittrice per dedicarsi alla pratica concettuale e alla successiva chiusura con il mondo dell’arte suggellata dal Dropout Piece del 1970. L’ARTE DI LEE LOZANO Nata nel 1930, Lozano si dedica alla pittura e, dopo essersi trasferita da Chicago a New York negli anni Sessanta, realizza alcune delle sue opere più celebri e rivoluzionarie, affermandosi in poco tempo come una delle personalità più influenti della scena artistica dell'epoca. Dopo un periodo di successo, segnato dalle mostre in rinomate gallerie americane, nel 1971 decide di abbandonare il nome di Lee Lozano, ribattezzandosi Lee Free, e in seguito soltanto E. Dopo il 1972 Lozano si allontana definitivamente dal mondo dell’arte, facendo perdere le sue tracce e concludendo la sua esistenza a Dallas, dove morì nel 1999 e dove fu sepolta, per sua stessa volontà, in una tomba con una lapide senza nome. [Immagine in apertura: Lee Lozano. Strike. Credit Installation view Pinacoteca Agnelli Torino. Photo Sebastiano Pellion di Persano]
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