La Kasa dei libri di Milano si prepara ad accogliere più di trecento libri scritti o curati da Italo Calvino. Un omaggio all'autore de “Le cosmicomiche”, nell'anno che segna il centenario della nascita.

L'idea è certamente ambiziosa: raccogliere in un unico spazio tutti i libri inclusi nella “biblioteca” di Italo Calvino: quelli da lui scritti, tradotti, curati, ma anche quelli di coloro dai quali lo stesso autore ha ereditato l'interesse verso la scrittura: i genitori, figure poco conosciute eppure in qualche modo determinanti per comprendere alcuni degli interessi e delle riflessioni del grande intellettuale. Parte da queste premesse Calvino in Kasa, la mostra pronta a essere inaugurata in uno degli spazi più amati a Milano per quanto concerne il rapporto tra arte e letteratura: la Kasa dei libri. TUTTI I LIBRI DI ITALO CALVINO Dopo aver chiuso l'anno nel segno di Bruno Munari, ospitando la mostra dedicata alle quattrocento copertine disegnate dal geniale artista, i riflettori dello spazio meneghino si spostano ora sull'autore de Le cosmicomiche e Se una notte d'inverno un viaggiatore, sondandone la formidabile produzione. Curata da Andrea Kerbaker, la mostra (che aprirà al pubblico il prossimo 18 gennaio) presenta più di trecento libri – in gran parte prime edizioni – fra volumi tradotti dallo scrittore, curatele, libri di cui Calvino scrisse le prefazioni e addirittura i risvolti di copertina. A questi si affiancano esempi meno noti della ricerca dell'autore, grazie alla presenza nel percorso espositivo di testi d'opera e canzoni realizzati dal maestro nell'ambito della sua trasversale carriera. UNA FAMIGLIA DI INTELLETTUALI Ma, come detto, un ruolo d'eccezione all'interno della rassegna (pensata per il centenario della nascita di Calvino, e visitabile fino al 6 aprile) è destinato a saggi e volumi scritti dai genitori dello stesso, illustri botanici italiani. “Studiando e ristudiando, quasi per caso mi sono imbattuto nella figura del padre di Italo, Mario Calvino. Poco incline all’autobiografia, lo scrittore ne ha sempre parlato poco, e quelle volte più per sottolineare le differenze, non le eventuali derivazioni”, ha dichiarato il curatore Kerbaker. “Anche più sporadici sono i riferimenti alla madre, Eva Mameli Calvino, pure donna fuori dall’ordinario: una delle prime laureate sarde in botanica, e prima docente italiana della materia. Eppure, a ben guardare, le derivazioni sembrano esserci. Mario ed Eva Calvino sono stati due agronomi e botanici importanti, e hanno affidato alla parola scritta molte delle loro riflessioni sul tema”. [Immagine in apertura: Alcuni volumi della collana Centopagine diretta da Italo Calvino dal 1971 al 1985]
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