Gli edifici progettati da Lina Bo Bardi a San Paolo e in altre città divengono il palcoscenico su cui vanno in scena le azioni teatrali, musicali e di danza riprese da Isaac Julien, una delle figure artistiche di spicco a livello globale nella produzione di video. Il risultato di questo incontro è esposto, fino al 29 maggio 2023, al Philadelphia Museum of Art.

Si rinnova negli Stati Uniti l'omaggio, in forma di monumentale installazione video riprodotta su nove schermi, dell'artista e regista inglese Isaac Julien all'architetta italo-brasiliana Lino Bo Bardi. Dopo la precedente tappa al MAXXI di Roma, l'opera Lina Bo Bardi – A Marvellous Entanglement (accompagnata da una serie fotografica) è oggi protagonista al Philadelphia Museum of Art, dove resterà esposta fino al 29 maggio prossimo. LINA BO BARDI E ISAAC JULIEN IN MOSTRA NEGLI STATI UNITI Prodotto nel 2019, questo intenso lavoro è stato realizzato in diverse località del Brasile; affronta il complesso tema della diaspora afro-brasiliana attraverso l'eredità dell'architetta Bo Bardi. Edifici simbolo della sua produzione, infatti, accolgono le letture delle due acclamate attrici brasiliane Fernanda Montenegro e Fernanda Torres: si tratta di madre e figlia, che sono state chiamate a vestire i panni della designer, in età matura e da giovane, portando in scena brani tratti dai suoi scritti. Ad accompagnarle è la colonna sonora della compositrice tedesco-spagnola Maria de Alvear. Di celebri strutture come il Museo d'arte di San Paolo o il SESC Pompéia, per citare alcuni dei siti scelti per l'opera, le riprese di Julien rivelano le singole innovazioni architettoniche, suggerendo allo spettatore che le istituzioni culturali sono luoghi in grado di custodire storie del nostro tempo e di porsi come soggetti attivi nella costruzione del contemporaneo. Affrontando questioni come la migrazione o il coinvolgimento del Brasile nella tratta transatlantica degli schiavi, l'artista si sofferma sulla comune percezione della storia. Parallelamente, incoraggia a ricordare Bo Bardi non solo come rivoluzionaria progettista, ma anche come donna che non ha mai esitato a interrogarsi sulla complessità del Paese sudamericano.L'ARCHITETTURA DI BO BARDI NEL MUSEO DI FRANK GEHRY Lina Bo Bardi – A Marvellous Entanglement è il risultato di sei anni di ricerche e riprese in Brasile. Risale tuttavia al 1996 il primo "incontro" fra Isaac Julien e l'architettura della progettista originaria di Roma, artefice di alcune delle più importanti istituzioni artistiche e culturali dello stato brasiliano. Edifici in cui ha scelto di porre enfasi sulle peculiarità del contesto locale e sulla cura delle relazioni sociali, che l'hanno resa una delle voci più influenti della corrente modernista del dopoguerra e un punto di riferimento nella pratica architettonica a livello internazionale. Per riproporre l'installazione al Philadelphia Museum of Art è stato necessario un intenso lavoro con l'artista e il suo team: in questa occasione, nella sede museale statunitense – riaperta nel maggio 2021 dopo un intervento di ristrutturazione e ampliamento affidato all'architetto Frank Gehry – si compie anche una sorta di tête-à-tête tra due grandi nomi dell'architettura del Novecento. "Le installazioni di Isaac Julien sono esperienze coreografiche e caleidoscopiche che conferiscono alle immagini in movimento una dimensione scultorea immersiva. Sia narrative che non lineari, le opere di Julien non documentano semplicemente i loro soggetti, ma trasportano gli spettatori in altri mondi e nuovi modi di vedere. L'ubicazione di 'Lina Bo Bardi - A Marvelous Entanglement' al centro dell'edificio principale del museo invita chiunque entri nel museo in questo viaggio rivelatore", ha commentato Erica Battle, Interim Head of the Department of Contemporary Art. [Immagine in apertura: Tecnologia pré-histórica / Prehistoric Technology (Lina Bo Bardi - A Marvellous Entanglement series), 2019. Image courtesy Isaac Julien, Victoria Miro, London; and Jessica Silverman, San Francisco. © Isaac Julien 2019]
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