Cinquanta dipinti in mostra alla Estorick Collection londinese ripercorrono la produzione del pittore marchigiano, evidenziando tutte le fasi della sua attività: dagli esordi nel Futurismo all'astrazione geometrica, sino al figurativismo fantastico.

Eccentrica, poetica, fantasiosa, a tratti futurista: l'opera di Osvaldo Licini, uno dei protagonisti dell'arte italiana del Ventesimo secolo, sarà al centro di una nuova mostra allestita alla Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra. Intitolata Osvaldo Licini: Rebellious Angel, l'esposizione, curata da Mattia Patti e visitabile dal 14 giugno al 10 settembre prossimi, raccoglierà alcuni capolavori del pittore marchigiano raccontando il suo particolare stile e ripercorrendo le sue diverse e numerose esperienze artistiche.LA OPERE DI LICINI IN MOSTRA A LONDRA Una selezione di circa cinquanta dipinti, tra cui alcuni prestiti provenienti dalla collezione di Augusto e Francesca Giovanardi, esplorerà ogni fase della carriera dell'artista: dall'esordio nell'orbita del movimento futurista alla pittura figurativa degli anni Venti, fino all'astrazione geometrica del decennio successivo, senza dimenticare il periodo della Seconda Guerra Mondiale che sovvertì nuovamente il linguaggio pittorico di Licini, portandolo a elaborare una sorta di figurativismo fantastico. Al periodo della guerra appartengono alcuni dei suoi capolavori più celebri: la serie delle Amalassunte, enigmatiche lune astratte dalle sembianze umane, e Angeli ribelli, figure fantastiche che saltellano e svolazzano nella cornice di cieli blu, rossi e gialli.IL PITTORE OSVALDO LICINI Nato a Monte Vidon Corrado nel 1894, Osvaldo Licini si avvicina all'arte iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti di Bologna: lì conosce Giorgio Morandi e, grazie a lui, entra in contatto con il Futurismo. Successivamente si divide tra l'Italia e Parigi, frequentando i circoli d'avanguardia insieme ad artisti del calibro di Modigliani e Picasso. Dopo gli anni Venti, in cui si afferma come pittore figurativo di ritratti e paesaggi, Licini cambia bruscamente direzione adottando un vocabolario geometrico-astratto. Anche la Seconda Guerra Mondiale contribuisce a modificare ancora una volta il suo linguaggio, avvicinandolo a uno stile più fantasioso.  [Immagine in apertura: Angelo ribelle con cuore rosso, 1953. Olio su tela, 88 x 116 cm. Collezione privata]
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