La programmazione espositiva del Palazzo Reale di Milano si prepara a ripartire, dal prossimo 18 settembre, con l'attesa retrospettiva dedicata al genio di Claude Monet.

Il Palazzo Reale di Milano si appresta ad accogliere nelle sue sale l'omaggio a Claude Monet, gigante indiscusso della pittura del XIX secolo nonché pilastro dell’Impressionismo. Curata da Marianne Mathieu e realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi e l’Académie des Beaux-Arts – Institut de France, l’esposizione, in calendario dal 18 settembre al 30 gennaio 2022, fa parte del progetto museologico Musei del mondo a Palazzo Reale, concepito con l’intenzione di divulgare la conoscenza della storia e delle collezioni dei più significativi musei internazionali. LA MOSTRA SU CLAUDE MONET A MILANO Attraverso un corpus di 53 opere – provenienti tutte dal Musée Marmottan Monet di Parigi –, il percorso espositivo si snoda in sette sezioni principali per accompagnare il pubblico all’interno di un viaggio cronologico nel personalissimo mondo di Claude Monet: dai primi lavori realizzati “en plein air” fino alle tanto delicate quanto corpose pennellate presenti in pietre miliari come Sulla spiaggia di Trouville (1870) o Passeggiata ad Argenteuil (1875). Tra paesaggi verdeggianti ed emblematici ponti giapponesi, lo spettatore avrà la possibilità di entrare a pieno nell’universo del grande impressionista francese, ritrovandosi faccia a faccia con alcuni dei suoi soggetti più iconici raffigurati in capolavori come le Ninfee (1916-19) o Le rose, sua ultima opera eseguita tra il 1925 e il 1926.IL MUSEÉ MARMOTTAN MONET DI PARIGI Il prezioso dialogo che il Palazzo Reale di Milano ha instaurato con il Musée Marmottan Monet di Parigi viene raccontato anche nell'itinerario della mostra con un focus sulla storia del museo parigino, celebre soprattutto per possedere il nucleo più grande – a livello mondiale – di opere del famoso pittore (generosamente donato, nel 1966, da suo figlio Michel Monet). Attraverso l’esposizione di una raccolta così importante, a essere svelati non sono soltanto i numerosi mutamenti che si sono susseguiti nella ricerca dell’artista francese, ma anche l’importanza di una istituzione nata per preservare un patrimonio artistico inestimabile. [Immagine in apertura: Claude Monet, Nymphéas, 1916-19 circa. Olio su tela, 130 x 152 cm. Paris, Musée Marmottan Monet, legs Michel Monet, 1966 Inv. 5098 © Musée Marmottan Monet, Académie des Beaux-Arts, Paris]
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