Il Padiglione Robert Olnick del Magazzino Italian Art, recentemente inaugurato a Cold Spring, nello stato di New York, rende omaggio al maestro della Pop Art italiana Mario Schifano con un focus sulle opere fondative della sua ricerca, eseguite tra il 1960 e il 1970.

Opere "germinali": è così che lo stesso Mario Schifano, figura prominente della Pop Art italiana al fianco di Franco Angeli e Tano Festa, definiva i lavori capaci di contenere dentro di sé una forte "potenza generativa". È il caso dei dipinti che troviamo in mostra a Magazzino Italian Art (la più importante istituzione statunitense dedicata all’arte italiana), più precisamente nel Padiglione Robert Olnick.Lo spazio – recentemente inaugurato a Cold Spring, nello stato di New York – presenta Germinal, dedicata al celeberrimo artista della Scuola di Piazza del Popolo. LE OPERE “GERMINALI” DI MARIO SCHIFANO A NEW YORKVisitabile fino al 9 agosto, la retrospettiva “presenta opere ‘germinali’ realizzate nell’arco di un decennio, dal 1960 al 1970”, sottolinea il curatore Filippo Fossati; “un periodo di grande fermento sociale, economico, politico e artistico, al quale Schifano partecipò attivamente. In quegli anni, con il suo forte carisma e la sua effervescenza, Schifano si distinse come uno degli artisti più famosi in Italia e come figura altrettanto apprezzata all’estero. La sua è un’arte concepita per tutti e non soltanto per una ristretta élite”.Realizzata in collaborazione con l'Archivio Mario Schifano e l’Archivio Maurizio Calvesi, la rassegna rende inoltre omaggio alla memoria del noto storico dell’arte deceduto nel 2020 e a sua moglie, la scrittrice, editrice e direttrice di museo Augusta Monferini, scomparsa nel 2022.LA POP ART DI MARIO SCHIFANOIl percorso espositivo, incentrato dunque su un decennio nevralgico, prende il via con un gruppo di tele monocrome – sebbene dai titoli eloquenti, come nel caso di Musica di Ornette o Venere di Milo – realizzate dall’artista nel 1960. Nel 1962, Schifano viaggia per la prima volta a New York, dove incontra Andy Warhol: si passa così al florido periodo della Pop Art, che Schifano importerà in Italia al suo ritorno. Tra le opere realizzate tra il 1965 e il 1970, troviamo anche quelle della celebre serie Futurismo rivisitato, ispirate all’avanguardia italiana che, secondo il pittore, era stata in grado per prima di “catturare il silenzio, il rumore o l’essenza di uno stato d'animo”. [Immagine in apertura: © Archivio Mario Schifano. Mario Schifano nel suo studio a New York, 1964]
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