Il nuovo appuntamento alla Fondazione Luigi Rovati è un’occasione per scoprire la produzione artistica e artigianale dell'antica città etrusca di Vulci, affiancata dalle opere di Giuseppe Penone, sottolineando così l’importanza di un dialogo artistico ininterrotto tra reperti archeologici e arte contemporanea.

La continuità dell’espressione artistica attraverso i secoli è il focus di Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi, l’importante mostra allestita al Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati, polo culturale milanese che fin dall'apertura riserva particolare attenzione all’arte e all’archeologia della cività etrusca. Visitabile fino al prossimo 4 agosto, l’esposizione mette in luce la maestria degli artigiani di Vulci, città fra le più dinamiche dell'Etruria meridionale, che seppero fondere tecniche avanzate con le esigenze iconografiche e ideologiche della società etrusca. Non solo: i pezzi esposti sono posti a confronto con le opere di arte contemporanea dello scultore torinese Giuseppe Penone.A MILANO UN VIAGGIO DAI REPERTI ETRUSCHI ALLA SCULTURA DI PENONENota fin dall’antichità per la sua eccellente produzione di bronzi, ceramiche e sculture in pietra e terracotta, la città di Vulci ospita da anni alcuni fra gli scavi archeologici di maggior rilievo di tutta l’Etruria. I reperti esposti a Milano testimoniano l’assoluta maestria dell’arte e dell’artigianato locali: tra pezzi appartenenti alla collezione permanente della Fondazione Rovati, come le mani in lega d'argento, oro e rame e gli ossuari in terracotta esposti per la prima volta, e importanti prestiti, fra cui la maschera-visiera in bronzo proveniente dai Musei Vaticani, le opere in mostra forniscono una panoramica completa della raffinatezza e della complessità culturale dell’arte etrusca. L’esposizione è poi impreziosita da due sculture realizzate da Giuseppe Penone che, inserendosi armoniosamente tra i reperti archeologici, creano un ponte ideale tra l'antichità e il nostro tempo, e suggeriscono una riflessione sulla persistenza e l'evoluzione delle forme artistiche.ALLA FONDAZIONE ROVATI UN DIALOGO FRA ANTICO E CONTEMPORANEOPrima tappa di un ciclo di mostre dedicate all’arte delle città etrusche, Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi offre ai visitatori un'esperienza culturale unica, che va oltre la semplice esposizione di antichi reperti archeologici. Grazie anche al ricco programma di eventi collaterali, fra cui un progetto divulgativo delle attività di scavo ancora in corso nel sito di Vulci, la mostra rappresenta un invito a considerare l’arte come elemento fondamentale dell'esperienza umana, apprezzandone la capacità di connettere le persone attraverso il tempo e lo spazio[Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi alla Fondazione Luigi Rovati, Milano. Foto © Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati]
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