Street art e letteratura s’incontrano nell’ultima mostra di Simone Miletta, in arte Mìles. Prevista dal 14 al 28 novembre, presso gli spazi dell’ARTiglieria di Firenze, l’esposizione mette in dialogo l’artista originario di Vibo Valentia con il grande Carlo Collodi. Al centro del progetto vi è infatti un’originale reinterpretazione del celebre romanzo di formazione “Pinocchio”.

Cosa succede quando un grande classico della letteratura entra in contatto con il mondo della street art? A rispondere a questa domanda è Simone Miletta, meglio conosciuto come Mìles. Nato a Vibo Valentia nel 1979, l’artista si è sempre confrontato con vari medium esplorando dapprima la scultura per poi approdare all’illustrazione e al mondo dell’arte urbana. Al centro del suo ultimo progetto vi è però un dialogo inatteso con un caposaldo della letteratura italiana: il "papà" di Pinocchio, Carlo Collodi. LA MOSTRA DI MÌLES A FIRENZE Ed è proprio il celeberrimo burattino il protagonista di questo sorprendente incontro. Intitolata Il legno e la carne, la mostra è nata grazie alla collaborazione tra la Street Levels Gallery (prima galleria dedicata all’arte urbana a Firenze) e la casa editrice indipendente Contrabbandiera, ideatrice di una nuova collana di fiabe e altri classici illustrati dai migliori street artist del territorio fiorentino. Allestita presso gli spazi dell’ARTiglieria, la mostra presenterà al pubblico, dal 14 novembre, più di 75 tavole originali che Mìles ha appositamente realizzato per inaugurare questa nuova avventura editoriale. Il visitatore avrà così modo di creare delle personalissime narrazioni in sequenza, immergendosi nell’universo immaginifico di Collodi. MÌLES INCONTRA COLLODI Fil rouge della rassegna sono gli snodi chiave della famosissima favola di Pinocchio rivisitati dall’autore calabrese: elementi che mettono in luce le complesse dinamiche alla base del passaggio dall’infanzia al mondo degli adulti. Un racconto immortale, quello di Pinocchio, caratterizzato tanto da una certa cupezza di fondo quanto da una morale che lascia il segno. Fino al 28 novembre, lo spettatore sarà così invitato a trovare i numerosi punti di contatto che intercorrono fra la ricerca artistica di Mìles e il genio di Carlo Collodi. [Immagine in apertura: Mìles, Il legno e la carne]
PUBBLICITÀ