In autunno, il Castello di Rivoli si prepara a ospitare una mostra che riunirà le sperimentazioni artistiche che, dagli anni Sessanta a oggi, hanno interrogato il rapporto tra uomo e natura in un'ottica collaborativa. Tra le opere in mostra anche quelle di Precious Okoyomon, Giuseppe Penone, Tomás Saraceno e Robert Smithson.

In un’era dominata dal cambiamento climatico e dalla modificazione irreversibile degli ecosistemi per mano umana, sempre più artisti percepiscono la necessità di indagare il rapporto tra uomo e natura da un punto di vista critico e consapevole. Questo approccio nasce dall’urgenza di individuare nuovi percorsi, nuove possibilità e modalità di coesistenza con il mondo naturale e animale. Si tratta di una ricerca che affonda le radici già nelle sperimentazioni degli anni Sessanta, quando il tema dell’ambiente inizia a intrecciarsi con le più svariate pratiche artistiche. Parte da questi presupposti la mostra Mutual Aid - Arte in collaborazione con la natura, in programma al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea questo autunno.LA MOSTRA AL CASTELLO DI RIVOLI CHE INVITA A RIFLETTERE SULLA NATURAA cura di Francesco Manacorda e Marianna Vecellio, la rassegna aprirà al pubblico il prossimo 31 ottobre e resterà visitabile fino al 23 marzo 2025, riunendo le più svariate sperimentazioni e ricerche artistiche che hanno affrontato non solo il tema dell'interconnessione tra uomo e natura da una prospettiva antropologica e sociale, ma anche il potenziale rapporto di collaborazione creativa tra i due mondi. Il percorso prende il via con i pionieri degli anni Sessanta e arriva fino ai giorni nostri, raccogliendo le esperienze di artisti internazionali quali Precious Okoyomon, Giuseppe Penone, Tomás Saraceno, Robert Smithson, Vivian Suter e Natsuko Uchino, solo per citarne alcuni. Passo dopo passo, il visitatore potrà osservare come la riflessione artistica sulla natura è stata declinata dai diversi autori nel corso del tempo, passando dalla questione ecologica alla crisi climatica fino alle teorie post-antropocentriche, che mettono in discussione la centralità dell’uomo nel sistema naturale.UNA NUOVA VISIONE DEL MONDO AL CASTELLO DI RIVOLIIl Mutual Aid, ovvero il “mutuo appoggio” a cui fa riferimento il titolo, si ispira all’omonimo concetto ideato dal filosofo e zoologo russo Piotr Kropotkin, espresso in un libro pubblicato all’inizio del secolo scorso. In questa pubblicazione lo studioso ipotizza, in contrasto con la teoria evoluzionista di Charles Darwin, che la sopravvivenza delle specie non tragga vantaggio soltanto dalla competizione, bensì dal sostegno reciproco. Una concezione che porta a rivalutare l’intera società contemporanea, nonché l’approccio con cui l’uomo occidentale, negli ultimi secoli, ha affrontato il mondo naturale. La mostra invita lo spettatore a riconsiderare, inoltre, un altro perno fondamentale della società moderna: il binomio natura/cultura, che in questo caso viene osservato in un’ottica di collaborazione e “contaminazione” reciproca.[Immagine in apertura: Michel Blazy, Le lâcher d'escargots (Il rilascio delle lumache), 2009 (dettaglio). Veduta dell'installazione Michel Blazy, Living Room II, Maison Hermès, Tokyo, Japan, 2016Courtesy l’artista e Art: Concept, Paris © Michel Blazy]
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