La nuova mostra al Museo MAN di Nuoro rivela un lato inedito del pittore francese, che all'attività di colorista unì quella di scultore. Trenta opere plastiche e una serie di venti incisioni e disegni illustreranno l'approccio dell'artista allo studio della figura umana.

Pittore, illustratore ed esponente di spicco dei Fauves, Henri Matisse è stato uno dei più grandi artisti del Novecento. Ma c'è un aspetto della sua produzione che è rimasto fino a oggi poco esplorato: il maestro francese si dedicò, insieme alla pittura che fu il suo principale linguaggio, anche alla scultura e all'incisione. La nuova mostra Matisse. Metamorfosi al Museo MAN di Nuoro, visitabile dal 14 luglio al 12 novembre prossimi, raccoglierà trenta capolavori dell'artista, tra sculture e disegni, fornendo una nuova chiave di lettura della sua opera.LA MOSTRA SU MATISSE A NUORO Curato da Chiara Gatti, il percorso espositivo farà luce sulla poliedricità e sulla complessità di Matisse che, oltre all'attività pittorica, per la quale divenne un'icona nel panorama artistico internazionale, sviluppò un linguaggio parallelo.  Attraverso una raccolta di trenta sculture e una ventina di disegni, incisioni, fotografie d'epoca, la mostra nuorese esplorerà l'evoluzione e la metamorfosi della scultura "matissiana", incentrata sull'indagine del corpo umano: da uno stadio più naturale fino alla sintesi radicale delle figure. Oltre a una sequenza di bronzi realizzata tra i primi anni Dieci e gli anni Trenta, l'esposizione presenterà i vari soggetti insieme alle rispettive fonti di ispirazione, tra fotografie di nudo, modelle in posa e dipinti: tra le opere esposte spiccano Le tiaré e il ciclo di Jeannette (I-V).LE SCULTURE DI HENRI MATISSE Attraverso la scultura, l'artista sperimentò nuove soluzioni formali, focalizzando la sua produzione soprattutto sulla figura umana, sul corpo e sulla postura. E non è un caso che il tema della metamorfosi sia alla base del progetto nuorese: le figure matissiane infatti si trasformano, evolvendo da uno stadio naturalistico e diventando sempre più sintetiche e abbozzate. Un percorso di studio formale evidente, non solo nei suoi celebri dipinti, ma anche nelle sue sculture. [Immagine in apertura: Matisse, di Manuelle Mureddu (dettaglio)]
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