Paul Signac non fu solo un protagonista della scena artistica del suo tempo: la mostra appena inaugurata al Musée d’Orsay di Parigi fa luce sulle scelte da lui compiute in veste di collezionista, evidenziandone la predilezione per il colore.

Estimatore di Monet, Degas, Caillebotte e Guillaumin, Paul Signac può per molti versi essere considerato un artista "atipico" rispetto ai suoi contemporanei. Visitabile fino al 13 febbraio 2022, la nuova mostra del Musée d’Orsay di Parigi consente di cogliere uno degli aspetti distintivi della sua parabola umana: l'interesse verso il collezionismo, manifestato già durante l'adolescenza, quando incoraggiò la sua agiata famiglia d'origine a investire in opere impressioniste. SIGNAC COLLEZIONISTA D'ARTE Signac intraprese gli studi in architettura, ma fu la passione per i colori e i pennelli a segnare il suo destino. Pittore autodidatta – il suo nome è associato a quello di Georges Seurat, con il quale pose le fondamenta del movimento puntinista –, ricoprì incarichi di rilievo, divenendo nel 1908 il presidente del Salon des Artistes Indépendants.  Curata da Laurence des Cars, balzata di recente agli onori della cronaca per aver assunto la direzione del Louvre – prima donna al vertice del museo parigino –, la mostra Signac collectionneur indaga le scelte compiute dal pittore in veste di collezionista, e dimostra come i ruoli assunti nella società dell'epoca posero l'artista in una condizione privilegiata ai fine della costituzione della sua raccolta.LA MOSTRA A PARIGI Sviluppato in collaborazione con l'Archivio Signac, che oltre alla corrispondenza e ai diari dell'artista conserva il taccuino in cui annotava tutte le opere in suo possesso, il progetto espositivo ricostruisce la storia delle sue acquisizioni. A partire dal paesaggio La Plaine de Saint-Ouen-l’Aumône di Paul Cézanne, che scelse di tenere con sé per tutta la vita.  Articolata in cinque sezioni tematiche e ritmata da 153 opere, la mostra si sofferma su episodi, incontri ed esperienze, mettendo in evidenza la predilezione di Signac verso i lavori dei suoi amici neoimpressionisti, fra cui Seurat, Pissarro, Luce e Cross, cui affiancò l'interesse per le opere della corrente Nabis, per i Fauves e Matisse. Proprio alla relazione con Seurat è dedicato uno dei focus espositivi: alla sua morte, avvenuta improvvisamente nel 1891, Signac divenne il leader del Puntinismo. In ricordo dell'amico iniziò a collezionarne i lavori, finendo per costituire un'eccezionale raccolta con oltre ottanta pezzi, fra disegni, studi, schizzi e dipinti. [Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra Signac collectionneur. Foto © Sophie Crépy, Musée d’Orsay]
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