A Roma il talento di Pasolini pittore
ARTE
La Galleria d’Arte Moderna di Roma fa luce sulla pittura di Pier Paolo Pasolini, con ritratti dedicati alle figure più importanti della sua vita artistica.
“P.P.P.”, questo era il celebre acronimo di Pier Paolo
Pasolini. Eppure, come ricorda la sua ex collega Elda Schierano alla scuola media di Valvasone, era noto a tutti come “5 P”:
era infatti sia professore sia, già allora, poeta. Oggi
andrebbe forse aggiunta anche una sesta “P”, quella di pittore. Come
evidenzia la fondamentale mostra Pasolini Pittore alla Galleria d'Arte
Moderna di Roma, infatti, l'intellettuale fu anche un eccellente artista
visivo, dedito al disegno e alla pittura con ottimi risultati. Si tratta di un
aspetto trascurato dell'epopea pasoliniana, che viene riproposto al pubblico
per la prima volta dopo oltre quarant'anni dall'ultima rassegna organizzata a
Palazzo Braschi nel 1978. Sono circa centocinquanta le opere in mostra, in gran
parte in arrivo dal Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze,
che conserva il più grande corpus di opere dell'autore. Altri disegni e
dipinti sono stati prestati dalla Fondazione Cineteca di Bologna e dal Centro
Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, il paese friulano di origine di Susanna
Colussi, la madre del poeta, nonché da collezioni private.
I RITRATTI DI PASOLINI IN MOSTRA A ROMA
Il 2022 appena concluso è stato un anno ricco di eventi
organizzati in occasione dei cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
L'esposizione alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, visitabile fino al 16 aprile 2023, prende spunto proprio da
questa ricorrenza per ripercorrere la sua carriera pittorica sin dagli esordi,
che avvengono nella stessa epoca in cui il genio si cimenta con le poesie
dialettali nella lingua della madre, il friulano. Le opere spesso raffigurano
corpi sia maschili che femminili, un tema presente anche nel suo lavoro di
regista, di scrittore e poeta. La grande capacità tecnica di Pasolini risulta
evidente nelle nature morte, che evocano sovente le atmosfere friulane degli
anni giovanili. L'autoritratto e il ritratto sono generi che lo appassionano
particolarmente e li utilizza sia per raffigurare le persone care della sua
famiglia quanto i protagonisti del suo universo creativo, come la poetessa
Giovanna Bemporad, gli attori Ninetto Davoli e Franco Citti e il pittore
Giuseppe Zigaina. Particolarmente significativi sono poi i ritratti di personalità
leggendarie come quelle di Maria Callas, Ezra Pound e di un grande maestro di
Pasolini, lo storico dell'arte Roberto Longhi.
PASOLINI COLLEZIONISTA
Una parte della mostra è invece dedicata al rapporto tra
Pasolini e l'arte del Novecento italiano, con una selezione di opere
provenienti dai musei appartenenti alla Sovrintendenza Capitolina come la
stessa Galleria d’Arte Moderna, il Museo Carlo Bilotti, l'Aranciera Villa
Borghese, la Casa Museo Alberto Moravia e il MACRO. In esposizione troviamo
opere di artisti che sono stati un punto di riferimento fondamentale per il
Pasolini pittore, come Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Mario
Mafai, Scipione e Antonietta Raphäel. Anche gli autori più innovativi del
Dopoguerra furono particolarmente apprezzati dall'intellettuale, che non
nascondeva la sua ammirazione per Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù e
Toti Scialoja. Sorprendente poi la sua collezione privata, ricca di opere di
autori come Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Henri
Matisse e Andy Warhol.[Immagine in apertura: Pier Paolo Pasolini, Autoritratto con fiore in bocca, 1947, olio su faesite, © Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Firenze]