Con i suoi ritratti è riuscito a rappresentare l'essenza di un'epoca di profondi cambiamenti culturali e artistici. Ora Giovanni Boldini è in mostra alla Pinacoteca Civica di Asti.

Palazzo Mazzetti, sede del Museo e della Pinacoteca Civica di Asti, è uno dei più begli edifici della città piemontese, impreziosito da una splendida galleria affrescata settecentesca che ne fa una piccola reggia. È qui che dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023 si potrà visitare la mostra Boldini e il mito della Belle Époque. Il pittore ferrarese, che ebbe modo di vivere un'epoca di profondi cambiamenti tra la seconda metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, è stato uno dei cantori più ispirati della società e dell'arte del suo tempo. I suoi dipinti sono documenti straordinariamente efficaci nell'evocare le atmosfere di un periodo in cui la borghesia andava affermandosi via via sempre di più ed era ansiosa di manifestare i propri ideali anche in campo estetico e artistico. In questo contesto di profondi stravolgimenti, il genere del ritratto diviene per le nuove classi sociali in ascesa una sorta di status symbol. Boldini ne rinnova i presupposti: i suoi ritratti, caratterizzati da pennellate dinamiche e spesso vorticose, diventano delle rappresentazioni quanto mai vivide e sincere dei soggetti raffigurati. LA PITTURA DI GIOVANNI BOLDINI La mostra di Palazzo Mazzetti, a cura di Tiziano Panconi, presenta un percorso espositivo di taglio sia cronologico sia tematico che, grazie alle oltre ottanta opere presenti, permette ai visitatori di intraprendere una sorta di viaggio nel tempo alla scoperta delle sontuose atmosfere fin de siècle e di inizio Novecento. Tra i dipinti presenti spiccano capolavori come Signora bionda in abito da sera del 1889, La principessa Eulalia di Spagna del 1898, Busto di giovane sdraiata risalente al 1912 circa e l'ipnotica La camicetta di voile, realizzata attorno al 1906 e scelta come simbolo dell'esposizione. L'opera rappresenta Madame De Joss inquadrata dall'alto, immersa nel turbinio dei suoi pensieri e incorniciata dal vaporoso vestito reso da poche, dinamiche pennellate: è anch'esso un segno dell'agiatezza raggiunta. L'opera pare letteralmente orbitare tutta attorno all'elemento centrale del dipinto: un voluminoso anello dai riflessi argentei di cui possiamo solo immaginare il valore. IL GUSTO DI ASTI PER IL MODERNO L'esposizione di Asti è la prosecuzione ideale delle precedenti mostre organizzate da Arthemisia presso la città piemontese e dedicate all'arte del XIX e XX secolo, come Chagall. Colore e magia tra il 2018 e il 2019, Monet e gli impressionisti in Normandia del 2020, e I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna tra il 2021 e il 2022. Un segno del ruolo sempre più importante nel panorama espositivo assunto dalla città di Asti. [Immagine in apertura: Giovanni Boldini, La camicetta di voile, 1906 c. Olio su tela, 72x63,5 cm. Collezione Sacerdoti Ferrario]
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