Fino al 3 luglio il Museo del Prado di Madrid ospita “The Essence of a Painting. An Olfactory exhibition”, la mostra che trasforma il capolavoro di Jan Brueghel il Vecchio e Rubens in un trionfo di profumi. Un progetto da vivere con gli occhi... e con il naso!

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio “boom” di mostre e rassegne artistiche immersive, mirate a stimolare tutti i sensi del corpo umano. L'obiettivo di queste iniziative è offrire allo spettatore la possibilità di scoprire la bellezza di un'opera d'arte in maniera inconsueta, e dunque non soltanto attraverso la vista. Si inseriscono in questo solco anche le sempre più frequenti mostre “olfattive”: eventi nei quali sculture e dipinti si trasformano in oggetti da “annusare”, lasciando dunque al naso il compito di respirare gli odori evocati da una determinata composizione. LA NUOVA MOSTRA AL MUSEO DEL PRADO Alle numerose rassegne già realizzate in passato in questa direzione si aggiunge ora un nuovo progetto, da poco inaugurato al Museo del Prado di Madrid. Si tratta di The Essence of a Painting. An Olfactory exhibition, la mostra aperta fino al 3 luglio all'interno della sala 83 del celebre edificio di Villanueva. È qui che i due curatori Alejandro Vergara e Gregorio Sola hanno allestito un percorso di visita in cui a catturare le attenzioni del pubblico sono dieci tipologie diverse di profumi. Eppure non si tratta di profumi qualsiasi, ma di fragranze ispirate ad alcuni dei dettagli più esemplari presenti ne Il senso dell'olfatto, il dipinto a olio frutto dell'insolita collaborazione tra i pittori fiamminghi Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens. IL DIPINTO DI BRUEGHEL E RUBENS Realizzato tra il 1617 e il 1618 all'interno del ciclo di opere I cinque sensi (la serie di cinque allegorie dedicate alla vista, all'udito, all'olfatto, al gusto e al tatto), il dipinto è un omaggio agli odori della natura. Protagonisti della composizione sono Venere e Cupido, collocati sul prato di un giardino paradisiaco, popolato di rose, gigli, iris e altri fiori colorati. Resi con grande abilità tecnica e precisione, gli elementi floreali del quadro sembrano emanare profumi inebrianti, contribuendo a creare un'atmosfera da vivere non soltanto con gli occhi. UN TRIONFO DI PROFUMI Accogliendo l'invito dei due maestri fiamminghi, gli ideatori della rassegna hanno allestito nella sala del museo quattro speciali diffusori, che consentono ai visitatori di respirare fragranze riconducibili alle immagini del quadro. Sono in totale dieci i profumi ricreati dallo specialista Gregorio Sola, ognuno dei quali ispirato a un elemento simbolico del dipinto. Si passa così dal profumo Allegory, che richiama il bouquet di fiori che Cupido tiene tra le sue mani, a Orange blossom, la fragranza al sapore di arancio tanto in voga nei secoli passati. E poi ancora gli odori dedicati alle rose e ai gelsomini (presenti in abbondanza nella composizione), e quelli ispirati alle presenze animali nel quadro (come lo zibetto, animale dall'odore molto intenso, a metà strada fra il furetto e l'orsetto lavatore). L'obiettivo, decisamente raggiunto, è offrire al pubblico una modalità alternativa di conoscere il capolavoro, entrando in dialogo con esso attraverso nuovi approcci sensoriali. Respirando, più in generale, le atmosfere dell'Olanda del Seicento. [Immagine in apertura: Peter Paul Rubens and Jan Brueghel The Elder, The Sense of Smell, 1617-1618. Museo Nacional del Prado, Madrid]
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