Fino al 30 gennaio 2023, la Sala Senato di Palazzo Madama, a Torino, ospita la mostra "Margherita di Savoia. Regina d'Italia". Un'occasione per conoscere da vicino la storia e le gesta della sovrana, che fu anche musa e mecenate artistica, di pari passo con le trasformazioni in senso moderno del Paese. 

Chi è stata davvero Margherita di Savoia? Perché la prima Regina dell’Italia unita fu in grado di stabilire una speciale connessione con il Paese, nonostante le disuguaglianze che lo caratterizzavano? Cosa accadde, dal nord al sud dello stato, dal giorno in cui salì al trono fino alla sua scomparsa? Sono queste alcune delle domande prese in esame dalla mostra che Torino dedica alla sovrana, visitabile fino al 30 gennaio 2023 a Palazzo Madama. LA MOSTRA SULLA REGINA MARGHERITA DI SAVOIA  Coordinata da Maria Paola Ruffino, con un allestimento progettato dall’architetta Loredana Iacopino all'interno del primo Senato d’Italia, la rassegna riunisce oltre settanta opere d’arte per ricostruire il profilo della regina e chiarire i suoi molteplici ruoli. Non fu solo la coniuge di suo cugino, il re Umberto I che fu al vertice del Paese dal 1878 al 1900. Figlia di Ferdinando di Savoia duca di Genova, eroe del Risorgimento e fratello del Re Vittorio Emanuele II, Margherita fu un'icona di stile, una mecenate delle arti e della cultura, una sostenitrice della diffusione dell'istruzione, una giovanissima madre, una donna attenta all'ascesa della modernità. Il suo percorso umano viene tratteggiato con ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili: opere concesse dal Musée d’Orsay di Parigi, dalle Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti, dal Palazzo del Quirinale, dal Palazzo Reale di Napoli, dalla Reggia di Caserta e da molte altre prestigiose sedi museali. MARGHERITA DI SAVOIA E LA BIENNALE DI VENEZIA Ad accogliere i visitatori della mostra torinese, che si sviluppa per nuclei narrativi, è un filmato appositamente realizzato in cui foto storiche e musica d’epoca contribuiscono a riportare in vita le atmosfere di un periodo storico cruciale. Vissuta fra il 1851 e il 1926, la sovrana fu testimone del progressivo passaggio dell'Italia alla modernità, sancito dall'avvento delle ferrovie e dell'industria, dalla nascita delle prime organizzazioni dei lavoratori, dal passaggio dal Romanticismo storico al Futurismo, solo per citare alcune esperienze chiave di quei decenni. Capace di stabilire una rapporto d'elezione tanto con il popolo (che accompagnò con grande partecipazione il viaggio in treno della sua salma da Bordighera fino a Roma, per la sepoltura al Pantheon) quanto con le élite italiane e internazionali, Margherita di Savoia lega la propria reputazione anche alla Biennale di Venezia. L'istituzione lagunare venne infatti fondata nel 1893 quale omaggio per le nozze d'argento del re e della regina, che fin dalla prima edizione, nel 1895, ne fu un'appassionata frequentatrice. Solo una delle tante curiosità su cui getta nuova luce la mostra torinese. [Immagine in apertura: Margherita di Savoia. Regina d'Italia, exhibition view at Palazzo Madama, Torino 2022. Photo Giorgio Perottino]
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