L'arte fiorisce sulle finestre d'oltremanica nonostante la pandemia
ARTE
Vi ricordate di "Great Big Art Exhibition", la più grande mostra mai organizzata sul territorio britannico alla quale chiunque può aderire, seguendo i temi proposti da artisti del calibro di Antony Gormley e Anish Kapoor ed esponendo la propria opera sulle finestre di casa? È stato appena lanciato il nuovo tema e promette di far fiorire, all'insegna della creatività, l'intero Regno Unito.
Lanciata negli scorsi mesi, Great Big Art Exhibition è l'iniziativa promossa nel Regno Unito per fare fronte alla chiusura temporanea dei musei. Semplice quanto potente è l'idea alla base del progetto: allestire una grande mostra, diffusa in tutto il Paese, in cui a diventare eccezionalmente "spazi espositivi" siano le finestre delle abitazioni. Sostenuta da una serie di istituzioni culturali e supportata da alcuni fra i più importanti musei britannici, come la National Gallery, il British Museum, il Victoria & Albert e la Royal Academy of Arts, la Great Big Art Exhibition si sta avvalendo della preziosa sinergia fra cittadini comuni e autorevoli firme dell'arte inglese.Dopo Antony Gormley, che invitato grandi e bambini a realizzare opere, disegni, tele e sculture legati all'universo degli animali, a scandire il calendario di questa mostra senza precedenti sono stati autori del calibro di Anish Kapoor, Tai Shani, Jeremy Deller, Ai Weiwei e Ryan Gander. Prima della sua conclusione, fissata per il 7 maggio 2021, il progetto si appresta a una nuova, promettente fase.FIORI VS PANDEMIASu invito degli artisti Etel Adnan e Simone Fattal, a partire dal 29 marzo chiunque desideri partecipare a quella che passerà alla storia come la più grande mostra mai realizzata sul suolo inglese potrà farlo dipingendo soggetti a tema botanico. In perfetta coerenza con la stagione primaverile, a farsi largo sulle finestre del Regno Unito questa volta sono i fiori, scelti per celebrare la rinascita e la forza della creatività in contrasto all'oscurità e alle limitazioni della pandemia.Ancora una volta, a sostenere la creazione di questo "patchwork di creatività nazionale" sono anche i musei. Un esempio? Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery, ha segnalato come ispirazione una delle opere che Claude Monet ha realizzato nel suo celeberrimo giardino: il dipinto The Water-Lily Pond, eseguito nel 1899. "Nel 1893 Monet acquistò un terreno vicino alla sua casa e creò un giardino acquatico. Lo ha guardato più e più volte nel tempo e, ispirato dalle sue forme, luci e colori, ha creato oltre 250 dipinti. Nel luogo in cui vivi hai una vista che cambia nel tempo e che potrebbe ispirarti a realizzare un'opera d'arte?" Una domanda che Finaldi propone a chiunque voglia aderire, nelle prossime due settimane, alla nuova "sfida artistica" di Great Big Art Exhibition.[Immagine in apertura: Simone Fattal, 2021]