A Rimini la mostra diffusa che celebra l'inizio dell'estate
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Da sempre meta balneare tra le più ambite d'Italia e d'Europa, Rimini si racconta attraverso un insolito percorso espositivo che mette in mostra, per oltre due chilometri e mezzo, 180 anni di vacanza attraverso plance, fotografie e manifesti turistici del passato.
Tutti
al mare (1843-2023). 180 anni in vacanza a Rimini sarà
visitabile da oggi (1° luglio) fino al prossimo 31 agosto, passeggiando
dal bagno 47 al bagno 100 della solare città della riviera
romagnola.
Al centro della kermesse en
plain air riminese, che si articola in otto sezioni tematiche,
quasi duecento scatti fotografici, cento cartelloni pubblicitari e
oltre venti manifesti, ci parlano attraverso un racconto non
cronologico ma volutamente libero e disordinato, di moda, di oggetti
e architetture balneari, di giochi e passatempi tipici dell'estate italiana.
IL MITO DELLA VACANZA ITALIANA
L'immaginario
visivo di Rimini si rivela così attraverso un viaggio che parte dal
lontano 1843 e arriva al 2013, dividendosi tra scatti fotografici
(provenienti per lo più dall'archivio della Biblioteca
Gambalunga) e manifesti pubblicitari delle stagioni di inizio secolo,
firmati da artisti della grafica come Mario Borgoni,
Marcello
Dudovich
e Adolfo Busi, per arrivare alle campagne degli ultimi decenni con i
lavori di Gruau, Marco Morosini, Luca Giovagnoli e Marco Neri.
180
ANNI DI SPIAGGIA RIMINESE
Il
sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha così commentato
l'iniziativa: “Volevamo
festeggiare questi 180 anni di vita della spiaggia di Rimini
attraverso una mostra insolita e suggestiva che raccontasse la
trasformazione della spiaggia da risorsa naturale sempre esistita a
straordinaria industria del turismo. Un luogo fisico, ma anche un
paesaggio immateriale e metaforico che da quel primo luglio
1843, anno di fondazione del primo stabilimento balneare, passando
per il 1873 con l’inaugurazione del Kursaal, si è affermata come
la più importante realtà balneare d’Europa, diventando il
simbolo della vacanza al mare e Rimini la località più
riconoscibile di quella 'inversione rituale' che è la vacanza”.
[Immagine
in apertura: crediti Biblioteca
Gambalunga del Comune di Rimini]