Dalle pagine del libro alle pareti della galleria: la “Divina Commedia” di Dante Alighieri raccontata attraverso oltre trenta xilografie realizzate dal maestro surrealista Salvador Dalí. Succede a Roma, presso la Galleria delle Arti.

Da una parte uno dei più grandi artisti e narratori visivi del Novecento; dall'altra il letterato per antonomasia, capace di costruire con le parole mondi che conducono lontano con la mente. Stiamo parlando di Salvador Dalí e Dante Alighieri, due figure apparentemente distanti eppure legate da un progetto che fonde arte e poesia. Un progetto realizzato circa settant'anni fa, e in mostra proprio in questi giorni nella sede della Galleria delle Arti di Roma. IL “PURGATORIO” DI SALVADOR DALÍ È il 1949 quando il Poligrafico dello Stato e il Governo Italiano, in vista del settecentesimo anniversario dalla nascita del Sommo Poeta, commissionano all'artista di Figueres l'incarico di illustrare la Divina Commedia, trasformando le parole di Dante in immagini animate dal consueto stile onirico del maestro surrealista. La richiesta è notevole, certamente stimolante, e nonostante l'imponente mole di lavoro il pittore spagnolo accetta la sfida. Poco dopo il suo inizio, tuttavia, il progetto inizia a subire variazioni: la sua committenza cambia, e di conseguenza gli aspetti tecnici ed editoriali che ne erano alla base. A questi si somma un diffuso malcontento da parte degli italiani, sdegnati dalla considerevole somma di denaro pubblico impiegata per sovvenzionare questo “esperimento” artistico. È così che il progetto originario naufraga, nonostante una parte consistente del lavoro venga prodotta e conservata da Dalí, che a quel punto decide di vendere le illustrazioni al collezionista francese Joseph Foret. A lui si devono la trasformazione di quegli acquerelli in xilografie, nonché le prime esposizioni che consentiranno alle opere di venire a galla ed essere apprezzate a livello internazionale. OMAGGIO A DANTE ALIGHIERI Dopo aver presentato la scorsa primavera le trentaquattro tavole dell'Inferno, la Galleria delle Arti di Roma, situata nel quartiere San Lorenzo, accende ora i riflettori sulla produzione di Salvador Dalí relativa al Purgatorio, rendendo omaggio alle atmosfere oniriche evocate dalle parole di Dante. Sono trentatré in totale le opere autografate presentate all'interno della rassegna – dal titolo Il Purgatorio di Dalí, pensata in occasione dei settecento anni dalla morte del poeta toscano (avvenuta nel 1321). Personaggi fantastici e panorami suggestivi caratterizzano ognuna delle singole tavole, donando un volto e un'immagine ai protagonisti e alle scene narrate nella cantica dantesca. Realizzata in collaborazione con FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori, la mostra sarà accompagnata nel corso delle prossime settimane da incontri pubblici sul tema: tra gli appuntamenti in programma la conferenza di Caterina Brazzi Castracane Sur- reale. Il desiderio di evasione tra I° e II° Novecento, il 7 ottobre. [Immagine in apertura: Salvador Dalí. Avarice Et Prodigalité]
PUBBLICITÀ