L'arte di Renata Rampazzi contro la violenza sulle donne
ARTE
Potente voce dell'arte italiana, Renata Rampazzi si prepara al suo prossimo progetto espositivo. Una densa retrospettiva, a cura di Claudio Strinati, presso il Museo Carlo Bilotti di Roma. Al centro della rassegna, i temi della discriminazione di genere e della violenza sulle donne.
Rabbia, disagio, protesta sociale. Sono questi i temi che, fin dagli anni Settanta, animano la ricerca di Renata Rampazzi – artista torinese classe 1948. Nota per le sue opere dedicate alla condizione femminile, l'autrice sarà presto protagonista a Roma con una densa retrospettiva negli spazi del Museo Carlo Bilotti.Stiamo parlando di CRUOR, il progetto espositivo – a cura di Claudio Strinati – che ripercorre la ricerca dell'artista dagli albori a oggi, tracciandone l'intera parabola creativa, e soffermandosi in particolare sulla dolorosa questione della violenza sulle donne.LA MOSTRA DI RENATA RAMPAZZI A ROMAIn apertura domani (17 settembre), la mostra riunisce 14 dipinti, 46 piccole tele, studi preparatori, video, ma soprattutto la grande installazione che dà il titolo all'evento. Composta da 36 garze, e già presentata nel 2018 alla Fondazione Cini di Venezia, l'opera Cruor – “sangue” in latino – si presenta come un grande allestimento scenografico realizzato attraverso una serie di “drappi” che cadono dall'alto. Ognuno di essi, dipinto attraverso l'impiego di terre e pigmenti rossi, rappresenta le ferite subite dalle donne vittime di soprusi.Il risultato è un grande “palcoscenico” da attraversare, per fare i conti – in tutta la sua drammaticità – con un tema che non smette di affliggere la nostra società. Inserita nel programma di eventi culturali Romarama di Roma Capitale, la rassegna sarà visitabile fino al 10 gennaio 2021.