L'arte "mistica" di Salvador Dalí in mostra a Roma
ARTE
Dal 25 gennaio, la mostra "Salvador Dalí: tra arte e mito" al Museo Storico della Fanteria di Roma presenta circa 200 opere del maestro catalano. Un percorso cronologico svela il suo genio, dal metodo “paranoico-critico” al “misticismo nucleare”.
Sono oltre duecento le opere del “padre” del Surrealismo provenienti da collezioni private francesi e italiane che compongono la retrospettiva Salvador Dalí: tra arte e mito. Allestita al Museo Storico della Fanteria di Roma dal 25 gennaio al 27 luglio 2025, la mostra – a cura di Vincenzo Sanfo – porta lo spettatore in un viaggio nell'universo creativo del maestro catalano, alla scoperta dei segreti del suo metodo “paranoico-critico” e delle sue sperimentazioni. Arricchita dai contributi di altri artisti e scrittori surrealisti, la rassegna si presenta come una vera antologia del Surrealismo europeo, che celebra l’arte onirica e visionaria di Dalí.SALVADOR DALÍ IN MOSTRA A ROMAIl percorso espositivo si sviluppa in modo cronologico, iniziando dagli anni giovanili del pittore catalano. Qui emergono gli incontri determinanti con figure come il poeta Federico García Lorca – di cui si possono ammirare disegni inediti – e il regista Luis Buñuel, rappresentato in questa sezione da alcuni spezzoni dei suoi iconici film, che hanno influenzato profondamente il giovane artista. Ciò che emerge dall’itinerario, fin da subito, è una celebrazione della libertà espressiva, cuore del movimento surrealista, che mira a unire il razionale e l’irrazionale in una sintesi estetica unica. Il percorso prosegue esplorando le prime opere surrealiste di Dalí, caratterizzate dalla sua ossessione per il tempo e l'inconscio. Iconiche litografie, incisioni a puntasecca e ceramiche evidenziano il suo straordinario virtuosismo tecnico e la capacità di rendere tangibili i suoi sogni e gli incubi.DAGLI ESORDI SURREALISTI AL “MISTICISMO NUCLEARE”La mostra culmina con le opere tarde del pittore, da cui emerge il suo “misticismo nucleare”, frutto della riflessione sugli eventi storici e di un rinnovato interesse per la religione e la scienza. Qui si trovano gioielli, dipinti e oggetti in vetro che testimoniano una fase creativa meno nota, ma non meno affascinante. Accanto alle opere del maestro, la mostra offre una ricca documentazione d’archivio, con fotografie, libri e documenti d’epoca che arricchiscono il contesto storico e culturale. Infine, a rendere ancora più coinvolgente l’esperienza è la presenza di opere di artisti coevi che dialogano con il genio di Dalí, tra cui René Magritte, Max Ernst, Man Ray, Leonor Fini, Giorgio de Chirico e André Breton, creando un racconto corale e complessivo del Surrealismo.[Immagine in apertura: courtesy Sergio Vanello]