C'è anche uno dei cosiddetti "Giganti di Mont'e Prama" fra le opere esposte in occasione della mostra-evento "Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo". Dopo Berlino e San Pietroburgo, la grande rassegna dedicata alle antiche civiltà sarde (e ai loro segreti) fa ora tappa in Grecia, prima di concludere il proprio itinerario al MANN.

Isola mediterranea dalle incomparabili bellezze naturalistiche, la Sardegna vanta una stratificata e affascinante storia. Quando si pensa al suo passato, immediatamente vengono alla mente i nuraghi, i caratteristici edifici realizzati con elementi litici di grandi dimensioni che ne contraddistinguono il paesaggio. Sono circa 7000 quelli presenti nel territorio isolano e la loro costruzione è avvenuta in un lasso temporale esteso – dall’età Neolitica passando per l’età del Bronzo fino a quella del Ferro. Patrimonio tangibile e prezioso dell'antica civiltà nuragica, queste strutture continuano a porre interrogativi alla comunità scientifica, ancora oggi impegnata nello studio del megalitismo e dei suoi riflessi antropologici e sociali. Proprio su questo "fenomeno" si concentra Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo, la mostra-evento itinerante che Berlino e San Pietroburgo, ha ora raggiunto la terza delle quattro sedi previste: il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco.LA MOSTRA EVENTO SULLA SARDEGNA ARRIVA IN GRECIA Fino al 15 maggio prossimo, la sede museale greca accoglie dunque la rassegna che per la prima volta esamina le antichissime culture megalitiche della Sardegna, con particolare riguardo per quella nuragica. Il progetto espositivo, incluso nel più articolato programma Heritage Tourism, analizza questo complesso (e, per alcuni versi, ancora enigmatico) tema ricorrendo a un approccio multidisciplinare. L'attenzione, di conseguenza, si posa sulle straordinarie architetture dei nuraghi, oltre che sulle cosiddette “tombe di giganti”, senza trascurare gli aspetti salienti delle civiltà isolane di un tempo. Quali furono i loro contatti con le coeve popolazioni del Mediterraneo? Quali consuetudini, ritualità e pratiche scandivano la quotidianità degli uomini e delle donne che popolarono l'isola? Com'era strutturata la società dell'epoca? Questioni alle quale offrono risposte le opere selezionate dal team di esperti che si è occupato della direzione scientifica della mostra: gli importanti reperti provenienti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari, nel percorso di visita sono affiancati a modelli, ricostruzioni e a supporti didattici e multimediali sviluppati ad hoc.A NAPOLI L'ULTIMA TAPPA DI SARDEGNA ISOLA MEGALITICA Destinata a concludere il proprio "tour europeo" al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove sarà visitabile dal 10 giugno all’11 settembre 2022, Sardegna Isola Megalitica include reperti di assoluto rilievo. Degna di particolare nota, è una delle celebri sculture di Mont’e Prama, il cui prestito da parte del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è considerato un "evento irripetibile". Si tratta di uno degli esemplari riportati alla luce, in frammenti, nel corso degli scavi condotti fra il 1975 e il 1979 in centinaia di sepolture. La ricomposizione ha dato esiti sorprendenti: a "tornare in vita" sono state infatti statue di dimensioni imponenti, come testimonia il Pugilatore esposto in questa storica mostra, il cui peso è di circa 300 kg. Sono opere considerate uniche per struttura e composizione geometrica e la loro interpretazione è ancora aperta: si tratta di un altro dei "misteri" da decifrare delle antiche civiltà sarde. [Immagine in apertura: Nuraghe Arrubiu – Orroli (SU)]
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