Le meraviglie della stampa d'arte impressionista in mostra in Puglia
ARTE
Il Palazzo delle Arti Beltrani della città pugliese ospita una mostra dedicata alle stampe realizzate a fine Ottocento nell'ambito dell'Impressionismo, alle radici dell'estetica moderna.
È un'occasione molto preziosa quella offerta, fino al 15
gennaio prossimo, dalla mostra La stampa d'Arte e l'Impressionismo a
Palazzo delle Arti Beltrani di Trani. La rassegna individua nella stampa il veicolo
di diffusione di una nuova estetica, nella quale si notavano già i prodromi
della modernità. La mostra riunisce opere di autori che hanno fatto dell’incisione
un genere di grande fortuna critica, come Honoré Daumier, Eugène Delacroix, Félix
Bracquemond, Henri de Toulouse-Lautrec, Giuseppe De Nittis, Henri Fantin-Latour
e molti altri.
STAMPA D’ARTE TRA ORIENTE E OCCIDENTE
Era l'epoca in cui l'arte giapponese stava iniziando a
circolare in Europa, e le stampe del Sol Levante erano spesso oggetto di
collezionismo tra i più grandi autori. Queste stampe portavano in Occidente una
visione molto diversa da quella proposta dalla stampa tradizionale nota in
Europa, basata su contorni rigidi e più o meno realistici e aree di colore
omogenee. L'Oriente invece proponeva stampe che rappresentavano suggestioni,
paesaggi, luminosità soffuse, nebbie, mondi fluttuanti: in una parola,
rappresentavano le impressioni. Ecco dunque che alcuni geniali incisori
come Félix Bracquemond seppero declinare le istanze della stampa giapponese nel
mondo artistico della Parigi fin de siècle.
LE OPERE ESPOSTE A TRANI
Oltre alle stampe, un linguaggio artistico che proprio con
l'Impressionismo inizia a emanciparsi dallo status di “arte accessoria” alle
arti “elevate” come pittura o scultura, in mostra sono presenti anche alcune “chicche”,
come un autoritratto a olio del disegnatore, incisore e pittore Antonio
Piccinni. Originario di Trani, Piccinni fu allievo del grande artista
napoletano Domenico Morelli: fu proprio il maestro partenopeo a definire
Piccinni il “re dei disegnatori”. Una sua opera, L'avaro, venne
addirittura presentata all'Esposizione Universale di Parigi del 1878, mentre
numerosi sono le sue incisioni custodite nelle raccolte degli Uffizi e in altre
istituzioni museali nazionali e internazionali.
[Immagine in apertura: Henri de Toulouse-Lautrec, Divan Japonais, 1892-1893, litografia a colori. Collezione privata]