Il ruolo e le peculiarità dello studio d'artista sono il fulcro della mostra in arrivo il prossimo 17 febbraio alla Whitechapel Gallery di Londra. Fra i protagonisti Pablo Picasso, Louise Bourgeois, Andy Warhol, Francis Bacon ed Egon Schiele.

Quando si osserva un’opera d’arte, solitamente non si è portati a pensare al luogo dove è stata ideata. Eppure, lo studio d’artista – che si tratti di una soffitta, di una fabbrica abbandonata, o semplicemente di un tavolo da cucina – occupa sempre un ruolo di primaria importanza. Parte da questi presupposti la mostra che la Whitechapel Gallery di Londra ospiterà dal prossimo 17 febbraio al 29 maggio. Avvalendosi di sculture, dipinti, installazioni e film che traggono ispirazione dallo studio, la mostra approfondirà questo tema nell'arco di un secolo. STUDI D’ARTISTA ALLA WHITECHAPEL GALLERY DI LONDRA Intitolata A Century of the Artist’s Studio 1920 – 2020, la mostra riunisce più di cento opere realizzate da oltre ottanta artisti provenienti da tutto il mondo: giganti della storia dell’arte – quali Francis Bacon, Louise Bourgeois ed Egon Schiele – che hanno saputo fondere l’arte e la vita in un corpo unico. Frutto di tre anni di ricerche condotte dalla direttrice della Whitechapel Gallery Iwona Blazwick – in collaborazione con un gruppo curatoriale composto da Hammad Nasar, Dawn Ades e Richard Dyer –, la rassegna si svilupperà in due sezioni principali: The Public Studio – Artists Together e The Private Studio – Artists Alone, dedicate alle dimensione collettiva e al contempo individuale dello studio d'artista. Se nella prima si avrà modo di contemplare il modus operandi di personaggi quali Picasso e Andy Warhol, nella seconda si potrà approfondire la ricerca di quegli artisti che hanno fatto del proprio studio un luogo accogliente, aperto a chi si trova in difficoltà. All’interno del percorso espositivo saranno anche presi in considerazione tanto l’aspetto "performativo" dello studio, come testimoniano, ad esempio, il video Drawing Lesson 47 (Interview for New York Studio School) di William Kentridge e la serie fotografica Naked Photos – Life Model Goes Mad di Tracey Emin, quanto la sua “vita segreta”. Saranno infatti presenti in mostra anche opere che descrivono ciò che avviene nello studio quando l’artista è assente, come ad esempio quelle di Darren Almond e di Andrew Grassie. GLI EVENTI IN CONCOMITANZA CON LA MOSTRA In concomitanza con A Century of the Artist's Studio, saranno presentati anche i progetti speciali The Living Studio (allestito presso le gallerie 5 e 6 dello spazio londinese) e Galleries in the Groove: Three Visionary Dealers, 1960s-80s. Se con l’esperienza diThe Living Studio lo spettatore potrà liberamente dare sfogo alla propria creatività, nella mostra d’archivio Galleries in the Groove: Three Visionary Dealers, 1960s-80s si avrà modo di scoprire quelle gallerie commerciali che hanno sostenuto una generazione di artisti a cavallo fra gli anni Sessanta e Ottanta. Fra queste la Robert Fraser Gallery di Londra, Just Above Midtown di New York e Wide White Space di Anversa. [Immagine in apertura: Kerry James Marshall, Untitled (Painter), 2008. Acrylic on PVC panel in artist's frame, 73 x 62.9 cm, Photo Courtesy of Sotheby's, Inc. © 2021]
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