Fino al 31 ottobre, la città di Saluzzo ospiterà una grande mostra dedicata alle ricchezze accumulate dai governanti del territorio piemontese tra il XII e il XVI secolo.

C’era una volta – tra il Piemonte e la Francia – un piccolo Stato di confine che, durante il Basso Medioevo, è stato protagonista di un’incredibile fase di sviluppo artistico, politico ed economico. Un periodo dominato da governatori colti (come ad esempio il marchese Tommaso III, le cui poesie hanno ispirato perfino Boccaccio), e decisamente abili nel portare avanti dialoghi e relazioni con le corti d’Europa più rilevanti dell’epoca. Stiamo parlando del Marchesato di Saluzzo, un territorio da conoscere meglio grazie a una imperdibile esposizione che ne ripercorre glorie e leggende. LA MOSTRA DEI TESORI DI SALUZZO Visitabile fino al 31 ottobre, la mostra dedicata al fasto del Marchesato di Saluzzo offre al pubblico un itinerario fatto di luoghi e opere d’arte tutte da scoprire come tavole dipinte, codici miniati, sculture e gli affreschi del Maestro fiammingo Hans Clemer. L’eta dell’oro di questo piccolo regno torna a rivivere in occasione di Tesori del Marchesato di Saluzzo. Arte, storia e cultura tra Medioevo e Rinascimento: una rassegna che include più di 70 opere provenienti da musei italiani ed europei offrendo, al contempo, la possibilità di ammirare anche affascinanti monumenti. Il percorso dell’esposizione tocca infatti tre luoghi emblematici del centro di Saluzzo: La Castiglia (residenza storica dei Marchesi), l’ex Monastero di Santa Maria della Stella e il Museo Civico Casa Cavassa (nell'immagine in apertura), estendendo il fil rouge narrativo anche al Castello della Manta, all’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, ai Castelli Tapparelli d'Azeglio di Lagnasco e alla Cappella Marchionale di Revello.
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