Dal 7 settembre Palazzo Dalla Rosa Prati di Parma si prepara a ospitare oltre 100 opere tra manifesti, illustrazioni e litografie del grande maestro Henri de Toulouse-Lautrec. Nel corso della sua vita l’artista ha raccontato la Parigi della Belle Époque: dal mondo circense agli iconici locali di Montmartre.

Nel corso della sua breve esistenza, devastata da una serie di patologie congenite (in particolare dalla picnodisostosi, malattia che determina un’acuta fragilità ossea), oltre che dalla sifilide e dall’alcolismo, Henri de Toulouse-Lautrec ha prodotto alcuni dei più intensi capolavori dell’Ottocento. Nato nel 1864 ad Albi, in Francia, l’artista si afferma rapidamente nell’ambiente parigino con uno stile originale, squisitamente grafico, influenzato da Edgar Degas eppure quasi più affine all’Espressionismo che alla ricerca degli impressionisti.LA MOSTRA DI HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC A PARMADando voce alle categorie più marginalizzate della società, il pittore trovava ispirazione nel pubblico dei locali di Montmartre e nel mondo del circo: non è un caso che la mostra allestita dal 7 settembre al 12 gennaio 2025 al Palazzo Dalla Rosa Prati di Parma, perciò, sia dedicata proprio a questi temi nevralgici della sua produzione. A cura di Joan Abelló, e inserita nel più ampio cartellone di mostre prodotte da Navigare, Henri de Toulouse-Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre ripercorre le passioni dell’artista francese e le atmosfere della Belle Époque parigina, attraverso oltre cento opere tra manifesti, illustrazioni e litografie provenienti da collezioni private spagnole.DAL CIRCO A MONTMARTRE, IL MONDO DI HENRI DE TOULOUSE-LAUTRECIl percorso espositivo si articola in quattro sezioni, a partire dai celebri manifesti e dalle illustrazioni che testimoniano l’attività dell’artista in campo pubblicitario, in cui si distinse al punto da influenzarne gli sviluppi successivi. Si passa poi alla rappresentazione dei soggetti femminili e alla serie Elles: un insieme di litografie raffiguranti la vita quotidiana di alcune prostitute nelle case chiuse, di cui l'artista era assiduo frequentatore. Il tragitto di visita prosegue con il tema del circo, a cui la mostra dedica la terza e più ampia sezione, con ben trentanove litografie (opere stampate postume grazie a Maurice Joyant, fraterno amico di Toulouse-Lautrec e suo primo biografo ed esecutore testamentario). L’ultima sezione, infine, si concentra sul ritratto, riunendo trentatré litografie realizzate con la tecnica della gomma bicromata (che permette di ottenere il colore ma anche di valorizzare le tracce dell’opera originale): i lavori inclusi in questo "capitolo" espositivo raffigurano uomini e donne della società borghese, artisti, intellettuali e personaggi bizzarri della vita notturna parigina.[Immagine in apertura: Donna che si lava, dalla serie Elles, Litografia a cinque colori su papier vélin - Ed. André Sauret, 1952, 20,5x27 cm]
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