Cleveland, nello stato dell'Ohio, ospita una mostra di grande interesse dedicata al Rinascimento inglese. Di scena è la storia della dinastia dei Tudor, caratterizzata da profonde innovazioni e da un radicale rinnovamento del gusto estetico.

Il Cleveland Museum of Art sarà la seconda tappa, dopo il Metropolitan Museum of Art di New York, dell'esposizione The Tudors: Art and Majesty in Renaissance England, dedicata all'epopea di una delle dinastie più conosciute della storia inglese. La mostra, la prima organizzata negli Stati Uniti espressamente per indagare le vicende di questo reale casato, sarà visitabile dal 26 febbraio fino al 14 maggio 2023 nella Kelvin and Eleanor Smith Foundation Exhibition Hall del museo di Cleveland. Verrà quindi proposta al Fine Arts Museums di San Francisco (FAMSF), dal 24 giugno al 24 settembre 2023. A CLEVELAND LA MOSTRA SUL RINASCIMENTO INGLESE  La teatralità della corte dei Tudor andrà in scena con un'incredibile "sfilata" di opere e oggetti d'arte di ogni sorta. Degne di menzione sono le armature riccamente decorate, fra cui quella di George Clifford, terzo conte di Cumberland, risalente al 1544 circa. Notevoli anche gli arazzi, i tappeti, i mobili, i pregiati oggetti devozionali che arricchiscono un percorso di visita in cui non mancano capolavori di arte decorativa, gioielli, ritratti sfarzosi e manoscritti preziosamente illustrati. Grazie alla sconfinata ambizione dei Tudor, l'Inghilterra seppe ritagliarsi un ruolo fondamentale all'interno delle grandi casate europee, anche a livello artistico. Questo avvenne nonostante i comportamenti "sopra le righe" di alcuni dei sovrani, a partire da Enrico VIII, che passò dall'essere Defensor Fidei e grande alleato del Papa di Roma a diventare l'autore della scissione anglicana. The Tudors: Art and Majesty in Renaissance England prende dunque in esame un'epoca di profondi cambiamenti e di dolorose lacerazioni, ma anche di eccelsi artisti e letterati, come dimostrato dalla presenza dei drammaturghi William Shakespeare e Christopher Marlowe. LA COSMOPOLITA DINASTIA TUDOR E LE ARTI Considerata pienamente cosmopolita, la corte dei Tudor fu in grado di attirare i migliori artisti del continente. L'artista tedesco Hans Holbein il Giovane, ad esempio, divenne il pittore ufficiale di Enrico VIII e in mostra è presente un suo maestoso ritratto del sovrano risalente al 1537. Nel complesso, l'esposizione conta circa ottanta opere provenienti da istituzioni come il Fine Arts Museums di San Francisco, la British Royal Collection, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Victoria and Albert Museum di Londra, la casa-museo di Isabella Stewart Gardner Museum a Boston e la cattedrale di San Bavone a Gand, oltre allo già citato Metropolitan Museum of Art. [Immagine in apertura: Isaac Oliver (French, c. 1565–1617), A Party in the Open Air: Allegory on Conjugal Love, c. 1590–95. Watercolor and body color with gold and silver on vellum laid on card; 11.3 x 17.4 cm. Statens Museumfor Kunst, Copenhagen (KMS6938)]
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