Punta i riflettori sul consumismo la mostra ospitata dalla galleria A plus A di Venezia a partire dal 1° settembre 2022, innescando una riflessione attorno all'urgenza di rendere l'arte accessibile, anche dal punto di vista economico.

Quali e quanti legami esistono fra il concetto di shopping e le dinamiche dell'arte contemporanea? A tentare di rispondere a un quesito tutt'altro che banale è la mostra in programma negli ambienti veneziani della galleria A plus A dal 1° al 25 settembre prossimi. Intitolata SupaVenezia, la rassegna sancisce il debutto in Italia del progetto SupaStore ideato dall’artista e curatrice Sarah Staton nel 1993 a Londra e approdato in numerose città e Paesi del mondo, da New York a Vienna, da Berlino alla Lituania alla Corea del Sud, ospitando artisti del calibro di Andy Warhol, Jeff Koons, Damien Hirst e Tracy Emin.SHOPPING E MERCATO DELL'ARTE La tappa lagunare del progetto, curata in questa occasione dagli studenti della School for Curatorial Studies Venice e inclusa fra gli eventi ufficiali delle Italian Glass Weeks 2022, tiene accesi i riflettori sulla pratica dello shopping intesa come attività sociale, politica ed economica, concentrandosi in particolare sulle logiche alla base del mercato dell'arte. Lo scopo è rendere la produzione creativa contemporanea più accessibile, riconsiderando i temi dell'esclusività e dell'autenticità. A essere esposta è quindi un'ampia selezione di multipli di opere d'arte, molte delle quali realizzate appositamente per la mostra veneziana, che risultano alla portata economica di un pubblico più ampio ricalcando la regola fondamentale del mercato: la produzione seriale determina un abbassamento dei prezzi e dunque un allargamento della platea di consumatori.L'IMPORTANZA DELLA SALVAGUARDIA DI VENEZIA Più di trenta artisti e sedici giovani curatori provenienti da tutto il mondo danno così forma a una stimolante riflessione sui meccanismi della società e del mercato odierni, offrendo nuovi approcci all'idea di consumismo nella cornice di una città alle prese con le conseguenze dell'overtourism. Proprio la tutela di Venezia è uno degli obiettivi della mostra: parte del ricavato della vendita delle opere sarà devoluto a We are here Venice, un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro dedicata alla salvaguardia di Venezia e della sua vivibilità.[Immagine in apertura: SupaStore Southside, Slingbacks and Sunshine’ South London Gallery, Courtesy Sarah Staton]
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