Il mondo dopo la pandemia raccontato dai fumettisti
ARTE
Il Museo di Palazzo Grimani, a Venezia,
si prepara ad accogliere “Dopo la fine. Architetture narrative e
nuove umanità”, la rassegna di fumetti dedicata al mondo dopo
la pandemia. In mostra le tavole di Bonvi, Gipi e altri grandi
maestri della nona arte.
Cosa hanno in comune i graphic novel
Cronache del dopobomba di Bonvi, DMZ
di Riccardo Burchielli, Celestia di Manuele Fior, Interiorae
di Gabriella Giandelli, La terra dei figli di Gipi e King
of Nekropolis di Daniel Žeželj? Tutti, a modo loro,
raccontano storie di vita “dopo la fine”. Che si tratti di
racconti di matrice distopica, surreale, psicologica o addirittura
comica, ognuno dei libri rappresenta vicende ambientate all'interno
di uno scenario successivo a un momento di rottura.
Prendendo spunto dalle contingenze
legate all'emergenza sanitaria, e immaginando futuri possibili dopo
la fine della pandemia, la mostra in arrivo al Museo di Palazzo
Grimani di Venezia chiama a raccolta questi e altri grandi autori
della nona arte. L'obiettivo? Offrire al pubblico “finestre” sul
mondo – anzi, sui mondi – che saremo in grado di creare nel
prossimo domani.
GLI AUTORI IN MOSTRA
Promossa dalla Direzione Generale
Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in
collaborazione con la Direzione Regionale Musei Veneto e con RIFF –
Rete Italiana Festival Fumetto, la rassegna prenderà il via il 12
novembre (rimanendo visitabile fino al 9 gennaio). Il titolo del
progetto racchiude appieno le intenzioni dell'iniziativa: Dopo la
fine. Architetture narrative e nuove umanità.
Oltre ai maestri già citati, una
schiera di autrici e autori protagonisti del fumetto italiano come
Laura Scarpa, Francesco Artibani e Ritra Petruccioli offriranno il
loro contributo, mettendo a segno un percorso fatto di visioni e
narrazioni multiple e diversificate.
LE PAROLE DI FRANCESCHINI
“Per troppo tempo l’arte del
fumetto è stata trascurata dalle istituzioni culturali”, ha
dichiarato il ministro Dario Franceschini. “Sono
iniziative come questa che confermano l’inversione di tendenza
intrapresa dal Ministero ormai diversi anni fa a partire dal progetto
'Fumetti nei musei' e con numerose politiche per la promozione e il
sostegno della nona arte. Un impegno quantomai importante, tanto più
quando proviene da musei e istituzioni di arte classica che,
mettendosi in gioco, scommettono sulla vitalità e sulla forza del
fumetto contemporaneo”. Il progetto espositivo arriva a poche settimane dalla storica collaborazione tra gli Uffizi di Firenze e il festival di fumetto Lucca Comics & Games, con la mostra di 52 autoritratti tra le prestigiose sale dell'istituzione toscana.
[Immagine in apertura: courtesy Manuele
Fior]