Ferdinando Magellano, 500 anni fa, guidava la prima circumnavigazione del globo terrestre, durata dal 1519 al 1522. Prese parte all'impresa anche il navigatore e scrittore vicentino Antonio Pigafetta: la sua città natale gli rende omaggio con una mostra d'eccezione appena inaugurata alle Gallerie d’Italia.

In un'epoca contraddistinta dall'ascesa senza precedenti del trasporto aereo, dalla rapidità nella diffusione di dati, informazioni e immagini, e dalla facilità d'uso degli strumenti di geolocalizzazione, non conosce battute d'arresto il fascino esercitato dalle epiche esplorazioni che hanno conquistato un posto nella storia. A ricondurci alla dimensione quasi leggendaria di quelle spedizioni è oggi la nuova mostra ospitata negli spazi della Gallerie d'Italia a Vicenza. Visitabile fino all’8 gennaio 2023, Pigafetta e la prima navigazione attorno al mondo. ‘Non si farà mai più tal viaggio’ è stata promossa a 500 anni dalla prima circumnavigazione del globo terrestre, condotta dal navigatore portoghese Ferdinando Magellano.500 ANNI FA LA PRIMA CIRCUMNAVIGAZIONE DEL GLOBO TERRESTRE Svoltasi dal 1519 al 1522, la storica impresa ebbe fra i suoi partecipanti anche il navigatore e scrittore vicentino Antonio Pigafetta; la sua figura ha ispirato la costituzione del Comitato Nazionale celebrativo “500 anni fa il primo viaggio attorno al mondo: Antonio Pigafetta, vicentino, cronista della spedizione di Magellano”. Epicentro del percorso espositivo, inaugurato il 6 settembre scorso, in concomitanza con la tappa conclusiva della spedizione, è il manoscritto della Relazione del primo viaggio attorno al mondo. Conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, è considerato il più antico testimone della versione originale redatta da Antonio Pigafetta.  Proprio il vicentino, infatti, documentò le scoperte (non solo) geografiche che accompagnarono il viaggio, soffermandosi anche su aspetti legati alla fauna, alla flora e alle abitudini delle popolazioni locali. Un'opera sorprendente, come sottolineato da Andrea Canova (curatore della mostra con Valeria Cafà), che negli anni ha imposto anche valutazioni sulla sua affidabilità. "Se consideriamo l’ormai plurisecolare bibliografia critica siamo costretti ad ammetterne la sostanziale attendibilità. Numerosissimi riscontri confermano le informazioni messe in carta da Pigafetta e spicca in particolare la sua attenzione per le lingue esotiche", scrive Canova, aggiungendo che "addirittura Pigafetta allestisce quattro vocabolari che i moderni glottologi hanno verificato essere in larghissima misura corretti", così da porsi come "una sorta di precursore dell’etnolinguistica". LA NUOVA MOSTRA DELLE GALLERIE D'ITALIA - VICENZA Nel percorso di visita, che evoca la dimensione del viaggio via mare e delle terre esotiche, il prezioso manoscritto viene presentato insieme a importanti testimonianze. Fra queste, la carta nautica delle Indie e delle Molucche di Nuño Garcia de Toreno (1522), proveniente dai Musei Reali di Torino, documenti cartografici del XV e XVI secolo, antichi volumi a stampa e opere selezionate dalle raccolte della Biblioteca civica Bertoliana, del Museo Diocesano di Vicenza, da Venezia e da Reggio Emilia. Immancabili memorabilia, curiosità e oggetti particolari, utili a comprendere la portata storica della circumnavigazione: spicca il mantello in pelle di guanaco, un animale fino ad allora sconosciuto agli europei, "introdotto" in Europa proprio dalle descrizioni di Pigafetta. [Immagine in apertura: Giovanni Leardo, Mapa Mondi, 1448, miniatura su pergamena (rimontata su cartone). Vicenza, Istituzione culturale Biblioteca civica Bertoliana]
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