A Vienna l'arte va sul palcoscenico
ARTE
Al Mumok di Vienna la mostra "On stage" esplora le varie forme di espressione teatrale e scenica nell'arte a partire dagli anni Sessanta, dall’Azionismo viennese a Fluxus, da Hermann Nitsch a Cindy Sherman.
Le
mostre servono agli artisti e alle loro opere come
palcoscenici per la loro esistenza pubblica.
È questa la premessa
della rassegna che accende i riflettori sul modo in cui gli
artisti si pongono nei confronti della loro stessa pratica. Il percorso espositivo si articola
su due piani del mumok di Vienna, e riunisce oltre centocinquanta opere tra dipinti, fotografie, film,
video e installazioni dagli anni Sessanta a oggi.
LA MOSTRA "ON STAGE" AL MUMOK DI VIENNA
Con On Stage. All the Art
World’s a Stage, il
Mumok – Museo d’Arte Moderna di Vienna riflette sul cambio di paradigma apportato dalle neoavanguardie, dal 1960 in poi, nel
panorama artistico internazionale, attraverso l'introduzione di nuovi linguaggi performativi.La mostra, curata da Rainer Fuchs e visitabile fino al prossimo 14 gennaio, mette a fuoco alcuni momenti cruciali della storia dell'arte, tra i quali le storiche Aktionen
dell’Azionismo viennese, concentrandosi poi sul tema della messa in
scena in varie stazioni tematiche: dal Teatro
delle Orge e dei Misteri
di Hermann Nitsch alla realtà femminista europea che sfidava gli effetti della società
patriarcale sui ruoli di genere, passando per le indagini sugli
aspetti politici e sociali legati al concetto di identità.
GLI ARTISTI IN MOSTRA A VIENNA
La
mostra attinge prevalentemente dalla vasta collezione del mumok, che
conta circa 10mila opere dei più grandi nomi della storia
dell’arte contemporanea.
A partire dai protagonisti dell’Azionismo viennese quali Günter Brus,
Otto Muehl e Rudolf
Schwarzkogler, dalle riviste letterarie del Gruppo di Vienna e dai
crossover mediatici di Fluxus, le centocinquanta opere comprendono le performance estreme di artiste come Marina Abramović,
Gina Pane e KwieKulik. A queste si affiancano i
lavori sulla mutevolezza dell’identità di Cindy Sherman, le
riflessioni di Nan Goldin e Shadi Ghadirian e le opere di Michelangelo
Pistoletto. Una schiera di maestri del presente che con la loro
attività hanno indagato il ruolo dello spettatore in ottica partecipativa e non convenzionale.
[Immagine
in apertura: Thomas Struth, Audience 1 (Galleria
dell'Accademia), Florenz, 2004 178 cm x 284 cm. Farbfotografie
montiert auf UV Acrylglas / Color photograph mounted on UV Acrylic
glass mumok – Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig Wien, erworben
mit Unterstützung des mumok Board / acquired with support of mumok
Board 2006 © Thomas Struth]