Il mito di Vincent van Gogh negli Stati Uniti cento anni dopo
ARTE
Continua fino al prossimo 22 gennaio
"Van Gogh in America", la mostra che celebra il grande
artista olandese negli Stati Uniti. Il progetto – ospitato nelle
sale del Detroit Institute of Arts – prende spunto dalla prima
acquisizione americana di un'opera del pittore, avvenuta esattamente
un secolo fa.
Nel 1922 Ralph H. Booth –
collezionista d'arte e nome di spicco nella storia del Detroit
Institute of Arts – acquistò un piccolo autoritratto di Vincent
van Gogh, segnando il debutto ufficiale del maestro olandese negli
Stati Uniti. Mai prima di allora un'opera del pittore dei girasoli
era infatti entrata ufficialmente nella collezione di un'istituzione
americana, nonostante i suoi dipinti stessero da anni circolando e
guadagnando consensi anche oltreoceano (risale al 1913 il suo esordio in una mostra negli Stati Uniti, presso l'International Exhibition
of Modern Art di New York).
A un secolo da quella storica
acquisizione, una nuova rassegna celebra il mito di Van Gogh negli
States. Dove? Proprio nel luogo in cui tutto partì esattamente cento
anni fa.VINCENT VAN GOGH IN MOSTRA A DETROIT
È infatti in corso, presso la sede del
Detroit Institute of Arts, la mostra Van Gogh in America: un
omaggio a stelle e strisce al pittore più amato di tutti i tempi,
noto al grande pubblico non soltanto per le sue opere vibranti, ma
anche per la sua biografia tormentata, contesa tra genialità e
follia.
Aperta al pubblico fino al prossimo 22
gennaio, la rassegna presenta all'interno del percorso espositivo
settantaquattro opere fra tele, schizzi e disegni presi in prestito
da istituzioni e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Ci
sono capolavori ben noti come quello raffigurante la celebre sedia in
vimini (del 1888), il ritratto del postino Joseph Roulin e La sala da
ballo ad Arles (di proprietà del Museé d'Orsay di Parigi).
LE ALTRE OPERE IN MOSTRA
A queste e a molte altre opere si
affiancano quelle di proprietà dell'istituzione ospite (come
naturalmente l'autoritratto al centro dell'intero progetto), oggetti e lettere d'archivio, e lavori di pittori contemporanei all'artista: da Paul Cézanne a Henri Matisse a Paul Gauguin
– amico e rivale di una vita.
[Immagine in apertura: Vincent van Gogh. Self Portrait, 1887. Oil on artist board
mounted to wood panel; 34.9 × 26.7 cm.
Detroit Institute of Arts, City of Detroit Purchase, 22.13]