Una nuova mostra celebra il lascito di Virginia Woof, protagonista di un corposo progetto espositivo negli ambienti della New York Public Library. Una rassegna che scava nella produzione della poetessa inglese.

Scrittrice, saggista e critica di forte personalità, ma anche icona del femminismo e della lotta per i diritti civili e la parità tra i sessi, Virginia Woolf è considerata una delle protagoniste della letteratura del secolo scorso. Autrice di opere che occupano un posto di primo piano nella narrativa sperimentale del primo Novecento, l'autrice di Londra (città nella quale nacque nel 1882) è da qualche settimana al centro di un'importante esposizione oltreoceano: un progetto di ampio respiro, ospitato negli ambienti di uno dei luoghi più iconici su scala mondiale per quanto concerne le discipline letterarie. Stiamo parlando della New York Public Library, la grande biblioteca americana nota per la sua straordinaria collezione di libri e cimeli antichi. Tra questi, proprio quelli appartenuti alla Woolf. LA MOSTRA SU VIRGINIA WOOLF A NEW YORK Sede della più importante raccolta di fotografie, manoscritti e volumi riconducibili alla scrittrice britannica (con circa 3700 oggetti di varia natura raccolti dall'istituzione newyorkese a partire dalla prima acquisizione del 1958), la New York Public Library ospita fino al prossimo 5 marzo Virginia Woolf: A Modern Mind, la più densa e ragionata rassegna mai dedicata alla scrittrice nell'ultimo trentennio. La mole e la qualità delle opere e dei reperti inclusi nell'allestimento conferma questo primato. Sono infatti quattro i decenni di vita della protagonista documentati all'interno del progetto, allestito negli ambienti dello Stephen A. Schwarzman Building. Tra questi il diario giovanile della Woolf (risalente al 1897), numerose foto inedite relative all'infanzia della poetessa, la prima bozza del capolavoro La signora Dalloway del 1925 e la bozza definitiva del romanzo Gita al faro (pubblicato per la prima volta nel 1927). LA COLLEZIONE DELLA NEW YORK PUBLIC LIBRARY A questi oggetti storici se ne affiancano altri appartenuti all'autrice decisamente intimi (come la sovraccoperta per libri disegnata dalla sorella Vanessa Bell) e le lettere private scambiate nel corso degli anni con Vita Sackville-West, scrittrice e botanica che proprio con la Woolf ebbe una tempestosa relazione d'amore negli anni Venti. In parte mai esposti prima, manufatti, libri, fotografie e manoscritti provengono dalla collezione dell'istituzione ospite, custodita negli archivi della Henry W. and Albert A. Berg Collection of English and American Literature. [Immagine in apertura: photo with Clive Bell. The New York Public Library]
PUBBLICITÀ