Segnali stradali, distributori automatici, una cabina telefonica e molto altro, tutto inconfondibilmente color pastello: alla Fondazione Prada di Milano arrivano gli oggetti di scena del nuovo film di Wes Anderson, "Asteroid City". Fino al 7 gennaio i visitatori potranno immergersi a 360 gradi nell’universo immaginifico del celebre regista.

C'è trepidante attesa per l'uscita nelle sale italiane, il 28 settembre, del nuovo film di Wes Anderson: Asteroid City. Nel frattempo, l’omonima cittadina di fantasia – un piccolo centro urbano nel deserto, caratterizzato dal cratere lasciato dalla caduta di un meteorite – diventa realtà alla Fondazione Prada di Milano. Visitabile fino al 7 gennaio 2024, la mostra-evento Asteroid City – The Exhibition raccoglie le scenografie del premio Oscar Adam Stockhausen, costumi e oggetti di scena provenienti dal set ambientato nel 1955: i visitatori potranno quindi immergersi nello stile estetico e iconografico inconfondibile del regista, per un’esperienza a 360 gradi nel suo universo creativo.“ASTEROID CITY” DI WES ANDERSON  Segnali stradali, distributori automatici color pastello, una cabina telefonica; e poi bibite, quaderni scritti a mano e persino opere d'arte provenienti dall’undicesima pellicola di Anderson si ritrovano quasi magicamente nella galleria Nord della Fondazione. Al fianco degli oggetti di scena non poteva mancare la colonna sonora del film, realizzata dal compositore Alexandre Desplat con l’intento di restituire l’immaginario del Far West, ma anche qualcosa di misterioso e alieno: e infatti “la storia non si svolge nello spazio, però c’è un meteorite, c’è qualcosa di… ultraterreno”. WES ANDERSON E LA FONDAZIONE PRADA L’esposizione, che arriva a Milano dopo il successo londinese, è solo l’ultimo risultato del forte legame che ha unito Wes Anderson e Fondazione Prada nel corso degli anni. Infatti, nel 2015 è stato proprio il regista a concepire l’iconico Bar Luce, ricostruzione del tipico caffè della vecchia Milano raffigurata nei capolavori del Neorealismo italiano (nello specifico, Miracolo a Milano di Vittorio De Sica e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti). Ed è sempre dalle atmosfere dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta che Anderson ha attinto per il cortometraggio Castello Cavalcanti, del 2013. Infine, nel 2019 Wes Anderson ha vestito i panni di curatore, al fianco di Juman Malouf, per il progetto Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori, realizzato da Fondazione Prada in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna. [Immagine in apertura: Wes Anderson – Asteroid City: Exhibition, Fondazione Prada, Milano, Ph. Delfino Sisto Legnani - DSL Studio, Courtesy Fondazione Prada]
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