5 mostre da vedere all'estero nel 2022
ARTE
L'anno che è da poco iniziato promette
grandi soddisfazioni per chi ama l'arte, e in particolare la pittura.
Ecco cinque esposizioni da segnare in agenda: dall'omaggio a Georgia
O'Keeffe in Svizzera all'attesissima mostra su Francis Bacon in
apertura a Londra.
Nonostante siano passate solo poche ore
dallo scoccare del nuovo anno, appassionati d'arte e addetti ai
lavori hanno già chiare le idee su quali saranno le mostre da non
perdere nel corso del 2022. Confidando in un miglioramento della
situazione pandemica, e dunque augurandoci che il programma culturale
di grandi e piccole istituzioni museali possa viaggiare a vele
spiegate senza interruzioni, ecco una prima selezione di grandi
esposizioni internazionali da segnare in agenda.
LA PITTURA DI GEORGIA O'KEEFFE IN SVIZZERA
Il nostro "viaggio" comincia dalla
Fondation Beyeler di Basilea, in Svizzera. Archiviato il programma di
assoluto richiamo dello scorso anno, ritmato dalle rassegne dedicate
a Olafur Eliasson e Francisco Goya, l'istituzione elvetica ha
annunciato una grande mostra in omaggio alla pittura di Georgia O'Keeffe. Iconica esponente dell'arte americana del
Novecento, l'autrice sarà protagonista – dal 23 gennaio al 22
maggio – dell'omonima retrospettiva (la più grande a lei dedicata
in Svizzera negli ultimi venti anni).
Esaminando un arco di tempo di circa
sei decenni, la mostra raccoglie decine di opere – parte delle
quali raramente esposte prima: dai paesaggi americani, simbolo della
sua produzione giovanile, ai fiori giganteschi realizzati in età
matura. Uno sguardo approfondito sulla produzione complessa e
sfaccettata di questa pioniera dell'astrattismo.
FRANCIS BACON A LONDRA
Riflettori accesi sulla pittura anche
alla Royal Academy of Arts di Londra. E quale altro artista migliore di
Francis Bacon per conquistare le attenzioni del pubblico inglese?
Rimandata lo scorso anno a causa della pandemia, e in calendario dal
29 gennaio al 17 aprile 2022, la mostra Francis Bacon: Man and
Beast alzerà il sipario sulla parabola artistica e umana del
grande pittore di Dublino. Il fil rouge del percorso espositivo sarà
la dialettica uomo-animale, costante in tutta la produzione
dell'artista. Le quarantacinque opere in mostra – dagli esordi
negli anni Trenta fino alla maturità degli anni Novanta – trovano
infatti nel punto di incontro fra l’essere umano e l’animale lo
spunto per una riflessione sia estetica che simbolica. Tra i lavori esposti ci
sarà anche Study of a Bull, l’ultimissimo lavoro realizzato
da Bacon prima della morte, avvenuta nel 1992.
IN DIALOGO CON EDVARD MUNCH A VIENNA
Cuore della cultura
viennese, ubicato nel centro storico della capitale austriaca,
l’Albertina Museum aprirà il nuovo anno nel segno di un “padre”
assoluto dell'arte contemporanea: Edvard Munch.
Già protagonista lo scorso anno a
Londra, in occasione dell'inedito vis-à-vis con Tracey Emin,
il maestro espressionista sarà al centro (a partire dal 18 gennaio)
di In Dialogue, la rassegna espositiva che raccoglierà oltre
sessanta opere dell'artista norvegese. Anche in questo caso,
l'obiettivo sarà porre a confronto i capolavori più noti del
pittore con quelli di autori del nostro tempo: da Georg Baselitz ad
Andy Warhol, da Peter Doig a Marlene Dumas a Jasper Johns. Visitabile
fino al 19 giugno, la mostra vuole sottolineare le convergenze tra
alcuni degli autori più rappresentativi del contemporaneo e la
pittura “intimista” di Munch: un progetto complesso, pensato per
sottolineare le influenze (tecniche ed emozionali) del pittore di
Oslo sull'arte del secondo Novecento e oltre.
LO STUDIO ROSSO DI MATISSE A NEW YORK
Era il 1911 quando Henri Matisse
dipinse il celebre Studio rosso, il dipinto a olio su tela
che raffigura l'atelier dell'artista nella periferia di Parigi. In
esso la stanza di lavoro del pittore è raffigurata interamente
inondata da un colore rosso ruggine: un colore così ricco e intenso
da avvolgere ogni elemento, trasformando il luogo rappresentato in uno
spazio emozionale che non concede punti di ancoraggio.
La mostra in programma al MoMA di New
York (a partire dal 1° maggio) alza il sipario proprio sulla storia e
sul valore simbolico del dipinto, esponendo questo capolavoro
dell'arte espressionista insieme a molti degli oggetti che in esso
sono rappresentati. Riuniti nello stesso posto, i sei dipinti, le tre sculture e gli oggetti (molti dei quali
scoperti solo di recente) riprodotti sulla tela tenteranno di condurre il pubblico nella
ricerca cromatica di Matisse. Un'immersione inedita nell'universo
poetico di questo maestro del colore.
NAN GOLDIN A STOCCOLMA
Conosciuta in tutto il mondo per il suo
stile inimitabile, che unisce il vigore del realismo alla densità
della poesia, Nan Goldin deve la sua fama agli scatti rivolti al
mondo della sottocultura newyorkese degli anni Settanta e Ottanta. Le
sue fotografie sono un vero e proprio “diario personale” in cui
vita, sesso, solitudine e trasgressione si fondono come componenti di
un unico quadro che non accetta compromessi.
Nonostante le sue immagini siano ben
note al grande pubblico, e continuino ancora oggi a influenzare
l'approccio alla fotografia da parte di moltissimi giovani autori,
meno conosciute sono le opere filmiche dell'artista di Boston. Una
produzione, quella cinematografica della Goldin, a cui il Moderna
Museet di Stoccolma dedicherà nei prossimi mesi un'ampia
esposizione. Aperta al pubblico dal 22 ottobre 2022 al 26 febbraio
2023, l'omonima retrospettiva curata da Fredrik Liew punterà i
riflettori sulle videoinstallazioni della Goldin, promettendo di
rivelare aspetti meno noti della produzione dell'artista
statunitense.
[Immagine in apertura: Edvard Munch,
Street in Aagsgaardstrand, 1901. Oil on canvas. Kunstmuseum
Basel, Gift by Sigrid Schwarz von Spreckelsen and Sigrid Katharina
Schwarz, 1979. Photo: Kunstmuseum Basel, Martin P. Bühler]