Nel capoluogo toscano la stagione espositiva autunnale si preannuncia imperdibile. Dagli iconici nudi artistici di Robert Mapplethorpe alle donne di Alphonse Mucha, passando per i “camouflage d'autore” di Liu Bolin, Firenze si prepara ad accogliere cinque grandi mostre.

In fatto di mostre Firenze non delude mai e, ancora una volta, il capoluogo toscano promette di sorprendere gli appassionati di arti visive. Quest'autunno, infatti, Palazzo Strozzi, Museo degli Innocenti, Palazzo Vecchio, Palazzo Medici Riccardi e il Museo Novecento diventeranno sede di cinque grandi mostre dedicate ad alcune fra più influenti figure dell’arte moderna e contemporanea. LIU BOLIN CONQUISTA PALAZZO VECCHIO La Sala d’Arme di Palazzo Vecchio sta per accogliere le affascinanti "opere mimetiche" dell’artista cinese Liu Bolin. Hiding in Florence, visitabile solo dal 30 agosto al 18 settembre 2023, si collega alla serie di interventi svolti dall'autore nelle più importanti città italiane, intitolata Hiding in Italy. Classe 1973, il "camaleontico" Liu Bolin ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo: grazie a un dettagliatissimo lavoro di body painting, l'artista riesce infatti a "fondersi" con lo spazio circostante, lo stesso scelto per i suoi scatti. L’esposizione, promossa dalla Galleria Gaburro e curata da Marco Bazzini, conduce nel centro storico fiorentino le opere più recenti dell' "uomo invisibile". Si preannuncia come l'occasione per scoprire lo scrupoloso processo di creazione che precede le performance, anch'esso testimoniato fotograficamente.ANISH KAPOOR IN MOSTRA A PALAZZO STROZZI Dopo le tele monumentali di Yan Pei-Ming, ancora in mostra fino al 3 settembre, Palazzo Strozzi si prepara a far spazio all'attesa retrospettiva di Anish Kapoor. Dal 7 ottobre prossimo al 4 febbraio 2024, Anish Kapoor. Untrue Unreal raccoglie i capolavori e le produzioni più recenti dell’artista britannico di origine indiana che ha rivoluzionato la scultura attraverso pigmenti, pietra, acciaio, cera e silicone. Materiali puri, che danno vita a forme geometriche e biomorfe, superfici assorbenti e riflettenti, capaci di interrogare i visitatori sui concetti di convessità e concavità, sul pieno e sul vuoto. A cura di Arturo Galansino, il percorso espositivo si articolerà tra monumentali installazioni, ambienti intimi e forme conturbanti. Il tutto in stretta connessione con l’architettura dello storico palazzo fiorentino.ALPHONSE MUCHA AL MUSEO DEGLI INNOCENTI Al Museo degli Innocenti è in arrivo la prima grande mostra fiorentina interamente dedicata al “padre” dell’Art Nouveau Alphonse Mucha. Dal 27 ottobre 2023 al 7 aprile 2024, la rassegna rende omaggio all'artista ceco che a cavallo tra Ottocento e Novecento ha concepito alcune delle immagini femminili più popolari di sempre e le prime "campagne pubblicitarie" grazie alla sua musa: l'attrice Sarah Bernhardt. Curata da Tomoko Sato, con la collaborazione di Francesca Villanti, Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau racconta la nascita di un mito e di una nuova forma di comunicazione: quella associata alla bellezza delle fiorite fanciulle di Mucha.FORTUNATO DEPERO A PALAZZO MEDICI RICCARDI Dal 28 settembre prossimo, Palazzo Medici Riccardi ospita – per la prima volta a Firenze – una monografica dedicata a Fortunato Depero. Curata dal direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti e da Eva Francioli, la mostra – che si inserisce nell’ambito della Florence Art Week – mette in risalto il legame tra l’artista e il territorio fiorentino attraverso una raccolta di capolavori. Tra questi a emergere sono due splendidi arazzi di grandi dimensioni: Cavalcata Fantastica e Due Maschere Tropicali. In mostra anche Nitrito in velocità, dipinto presente nelle collezioni del Museo Novecento Firenze. ROBERT MAPPLETHORPE AL MUSEO NOVECENTO FIRENZE A quarant’anni dalla grande mostra che nel 1983 portò la fotografia di Robert Mapplethorpe in Italia, il Museo Novecento Firenze rende omaggio all’artista statunitense con una rassegna basata su un consistente nucleo di sue opere. Lavori che mettono in luce la ricerca della plasticità scultorea nelle immagini di Mapplethorpe, tanto importante nell’esplicita nudità maschile e femminile quanto nella natura morta. In apertura il 23 settembre, curata da Sergio Risaliti ed Eva Francioli insieme a Muriel Prandato, Beauty and Desire propone un confronto inedito tra l’opera di Mapplethorpe, gli scatti di Wilhelm von Gloeden e una selezione di fotografie dall’archivio Alinari.[Immagine in apertura: Liu Bolin, Sala degli Elementi, Palazzo Vecchio, Firenze]
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