La terza edizione della kermesse culturale "Sentieri d’arte" espande il suo raggio d’azione dal Veneto alla Lombardia con un duplice progetto espositivo: "I giardini di Artemide", allestito sulle Dolomiti Ampezzane dal 23 luglio al 3 novembre, e "Polline", visitabile dal 6 agosto al 20 novembre sulle Prealpi lombarde.

Dopo il successo delle prime due edizioni, Sentieri d’arte, la rassegna che mette in dialogo arte e natura, torna, quest’anno, con un doppio appuntamento. Due diversi progetti, entrambi curati da Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli, che nascono in differenti ambiti naturalistici (Veneto e Lombardia), accomunati però dall’intento di realizzare percorsi artistici integrati al paesaggio e alle istanze culturali del luogo ospite. Il 23 luglio prossimo inaugurano gli interventi realizzati da Margherita Morgantin e Italo Zuffi nel territorio bellunese, mentre dal prossimo 6 agosto debuttano sulle Prealpi lombarde, presso la Valle Intelvi, gli interventi site specific di Simone Berti, del duo Caretto/Spagna e di Jonathan Vivacqua.IL GIARDINO DOLOMITICO A PIAN DE RA SPINES Allestita nel primo tratto del sentiero di Pian de ra Spines, nei pressi della piccola località di Fiames, la mostra ampezzana è intitolata I giardini di Artemide in onore della guida letteraria per escursionisti Dolomiti cuore d’Europa, scritta dal poeta e scalatore Giovanni Cenacchi, in cui questa porzione di territorio a ridosso di Cortina, per la presenza di boschi e sinuose curve generate dal letto del torrente Boite, è descritta come il “regno della dea Artemide”. La rassegna, organizzata dall’Associazione Controcorrente e dal Liceo Artistico di Cortina, modificando parzialmente il sentiero montano, dà vita a una sorta di inebriante giardino “ideale” in cui le opere di Margherita Morgantin e di Italo Zuffi, ma anche gli interventi realizzati in residenza, a primavera, dall’artista T-yong Chung, possono essere letti come “offerte” alla natura oppure come prova del passaggio di Artemide.L’APPUNTAMENTO LOMBARDO DI SENTIERI D’ARTE 2022 La mostra Polline, invece, allestita lungo un percorso circolare che coinvolge il sentiero basso del Monte Generoso, il sentiero botanico di ERSAF e la strada agro-silvo-pastorale del Barco dei Montoni, nei comuni di Centro e Alta Valle Intelvi, al confine tra Como e il Canton Ticino, fa riferimento, già nel titolo, all’arte come forma di “fecondazione”. Gli interventi site specific sono realizzati per un’area considerata da sempre di “transito” che, grazie alla presenza di forre, canaloni e pendii ripidi e scoscesi, ha favorito durante la Seconda Guerra Mondiale il passaggio verso la Svizzera di oltre ventimila ebrei, partigiani e dissidenti politici che fuggivano dalle persecuzioni del regime nazifascista. [Immagine in apertura: Federico Tosi, Untitled (ammonite viola), 2020. Photo Rolando Paolo Guerzoni]
PUBBLICITÀ