Non c'è solo il nuovo allestimento delle collezioni preistoriche del Museo delle Civiltà, la cui sezione adotta la denominazione "Preistoria? Storie dall’Antropocene", fra le novità della prestigiosa istituzione capitolina. Il museo istituto da Luigi Pigorini cambia pelle e avvia un percorso che ne ridefinirà anche le metodologie pedagogiche e di ricerca.


È una fase di radicale revisione e di profondo rinnovamento quella che attende il Museo delle Civiltà di Roma nel prossimo quadriennio. Istituito nel 1876 dall'archeologo (e suo primo direttore) Luigi Pigorini, quello che un tempo fu il Regio Museo Nazionale Preistorico-Etnografico si appresta infatti a scrivere una nuova pagina della propria storia. Con sede all'EUR e dotata dal 2016 di autonomia speciale, l'istituzione accoglie da questo autunno un programma di iniziative, a carattere non solo espositivo, destinate a ridefinirne l'identità. Si va dal riallestimento delle collezioni e degli archivi museali fino alla ridefinizione dei criteri di studio, catalogazione, esposizione delle collezioni. Il museo capitolino possiede circa 2.000.000 fra opere e documenti, distribuiti su quasi 80.000 metri quadrati di sale espositive e depositi.IL NUOVO CORSO DEL MUSEO DELLE CIVILTÀ DI ROMA Proprio la complessità e l'articolazione di questo eterogeneo patrimonio – che spazia dalla preistoria alla paleontologia, dalle arti e culture extraeuropee alle testimonianze della storia coloniale italiana, fino alle arti e tradizioni popolari italiane – e la volontà di metterne in discussione il ruolo attuale, per poter poi operare pienamente come museo antropologico contemporaneo, sono fra le ragioni alla base di questo "nuovo corso". Tante le novità, alcune delle quali già sperimentabili dai visitatori, come nel caso della sezione dedicata alle collezioni preistoriche. Con la più ampia collezione preistorica italiana, composta da oltre 150.000 reperti provenienti da siti archeologici italiani e internazionali, il Museo delle Civiltà proporrà d'ora in poi uno stratificato racconto dell’Antropocene. Più che sulla preistoria, l'attenzione si sposta quindi sull'intera epoca in cui gli esseri umani hanno co-abitato con altre specie sulla Terra: una fase che fra disuguaglianza, rischi ambientali, climatici, pandemici potrebbe essere prossima alla conclusione? Un quesito cui il museo risponde esponendo alcune fra le sue più note opere insieme a reperti raramente (o mai presentati) e a "contrappunti contemporanei", che apriranno la narrazione a questioni cruciali di questa fase ancora in corso.ARTE CONTEMPORANEA, RICERCHE, MOSTRE AL MUSEO DELLE CIVILTÀ Al complesso museale si potrà accedere tramite due nuovi ingressi simmetrici. A quello già operativo, nel Palazzo delle Scienze, si affianca quello del Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, riaperto dopo un restauro complessivo dell’area al piano terra dell’edificio. Oltre a ospitare servizi comuni, offriranno un’introduzione storica e critica al museo, ovvero un racconto dell’istituzione nel corso del tempo. Non solo sede museale "tradizionale", ma anche centro di ricerca e sperimentazione, l'istituzione accoglierà sei Research Fellowship, di cui saranno protagonisti artisti internazionali. Al centro del loro lavoro ci saranno gli archivi e le collezioni museali, incluse quelle in deposito, che potranno ispirare progetti espositivi, nuove opere, pubblicazioni, seminari, attività pedagogiche o ulteriori esiti. Proseguiranno anche il prossimo mese, infine, le inaugurazioni. Dopo quelle previste in data odierna, fra cui si segnala anche la mostra che riunisce le opere fotografiche e filmiche e i materiali d’archivio dell’artista congolese Georges Senga su Bonaventure Salumu, il 30 novembre 2022 sarà la volta dell'apertura della mostra Le collezioni di geo-paleontologia e lito-mineralogia dell’ISPRA. Animali, Piante, Rocce, Minerali > Verso un Museo Multispecie, primo passo della progressiva musealizzazione di tutte le collezioni concesse dall’ISPRA al Museo delle Civiltà. [Immagine in apertura: Panoramica dall’alto di Piazza Guglielmo Marconi (EUR, Roma). Courtesy Museo delle Civiltà, Roma. Foto © Andrea Ricci]
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