Esponente di riferimento dell'architettura high-tech, e attualmente protagonista della grande retrospettiva al Centre Pompidou di Parigi, Norman Foster si racconta all'interno di un nuovo volume targato Taschen. Una pubblicazione in grande formato per conoscere i progetti principali che hanno segnato la carriera del progettista britannico.

Mentre al Centre Pompidou di Parigi prosegue l'imperdibile retrospettiva dedicata alla produzione di Norman Foster (nome di culto della progettazione contemporanea omaggiato con una rassegna diffusa su oltre 2mila metri quadrati), l'architetto e designer britannico è stato scelto dalla casa editrice Taschen come protagonista di un nuovo doppio volume che ne ripercorre la parabola creativa. Si intitola, semplicemente, Norman Foster, ed un un tributo in formato XXL alle opere che maggiormente hanno contribuito a innalzare e diffondere la sua poetica. IL LIBRO EDITO DA TASCHEN Curato da Philip Jodidio, il grande catalogo (nell'immagine in apertura, courtesy Taschen) presenta i sei decenni di carriera dell'architetto – nato a Manchester nel 1935 e fondatore trent'anni dopo del celebre studio Team 4, con Richard Rogers, Sue Rogers e la moglie Wendy. A scandire la lettura sono certamente i disegni e gli approfondimenti su progetti entrati nella storia dell'architettura, come la sede di Hongkong & Shanghai Bank Headquarters, il Municipio di Londra, il Campus Luigi Einaudi di Torino e il McLaren Technology Centre di Woking, in Inghilterra. Si tratta di opere iconiche, scelte per riassumere le varie fasi e le caratteristiche passate e presenti dell'architetto: dal primo periodo high tech al più recente confronto con le problematiche legate all'ecologia e al risparmio energetico. L'ARCHITETTURA DI NORMAN FOSTER Ma al di là degli edifici e delle grandi infrastrutture, ampio spazio è inoltre dedicato alle ispirazioni e alle passioni implicite nella pratica del Premio Pritzker. Nello specifico, il secondo volume della pubblicazione si sofferma su questi aspetti teorici, raccogliendo otto saggi scritti dallo stesso Norman Foster e dedicati alle influenze teoriche e poetiche dietro la sua produzione. Un tributo completo a una delle figure che maggiormente hanno contribuito a ridefinire i canoni dell'architettura contemporanea.
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