Dopo 8 mesi dall’incendio che l’ha distrutta, la “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto troneggia nuovamente in Piazza Municipio a Napoli. Simbolo di resilienza in contesti fragili, l’opera rimarrà esposta per i prossimi 3 mesi, per essere poi donata dall’artista alla città.

In una sera d’estate di otto mesi fa, più precisamente il 12 luglio del 2023, un rogo distrusse la celebre versione in scala monumentale della Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, inaugurata poche settimane prima in Piazza Municipio a Napoli. Oggi, l’installazione torna a ergersi fieramente nel punto in cui bruciò, come potente simbolo di resilienza, grazie all’azione congiunta della comunità napoletana e alla disponibilità dell'artista.LA “VENERE DEGLI STRACCI” DI PISTOLETTO A NAPOLIA seguito del rogo, i cittadini hanno riunito le loro forze a sostegno della campagna di crowdfunding Ricostruiamola!, promossa dal Comune di Napoli e organizzata dall’associazione Altra Napoli EF. Con l’obiettivo di ribadire il suo amore per la città, Pistoletto ha comunque deciso di finanziare l’intervento a proprie spese, così che i fondi raccolti potessero essere devoluti alle associazioni sociali attive sul territorio: l'associazione La Scintilla, coinvolta nella tutela e nel sostegno delle persone affette da disabilità intellettiva, e la Cooperativa Sociale Lazzarelle, che invece si occupa del reinserimento nel mondo del lavoro di donne detenute, offrendo loro la possibilità di un nuovo inizio. La Venere degli Stracci assume così un significato simbolico estremamente potente: da qui la volontà dell’artista di donare la scultura alla città, confermando il valore e l'efficacia dell’arte come aggregante sociale e strumento educativo, soprattutto nei contesti più fragili.LA “VENERE DEGLI STRACCI”, SIMBOLO DI RESILIENZA “La ‘Venere degli stracci’”, ha dichiarato il curatore e consigliere comunale Vincenzo Trione, “risorge. All'apparenza, identica: nell'immagine, nelle misure, nel peso, nella composizione, nei materiali utilizzati. La nuova Venere, tuttavia, è sorretta dal relitto sopravvissuto all'incendio del 12 luglio, che è stato sottoposto ad attenti interventi di ripristino e di restauro. Come un'Araba fenice risorta dalle proprie ceneri. Non è più "solo" un'opera d'arte, la Venere installata a Piazza Municipio. È un simbolo. Di resistenza. Di rinascita. Di ostinata speranza”.L’opera sarà esposta in Piazza Municipio per tre mesi, per poi trovare la sua collocazione permanente: al momento, si passano al vaglio le opzioni per le sedi espositive. Tra queste, spicca la Chiesa di San Pietro ad Aram, dove sono in corso le verifiche tecniche per l’eventuale allestimento.[Immagine in apertura: Michelangelo Pistoletto. Venere degli Stracci, Napoli]
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