Al via la nona edizione di “Open House Milano”. Il 25 e 26 maggio alcuni tra i più rilevanti esempi di architettura milanese, oltre a case private, atelier, sedi di studi di progettazione e parchi urbani, accolgono eccezionalmente i visitatori. Per un fine settimana alla scoperta del tessuto urbano della città.

Due giornate per riscoprire Milano, i suoi luoghi e le sue architetture, attraverso 100 siti (molti dei quali solitamente non fruibili) che, spalancando le loro porte ai visitatori, sveleranno una città inedita. Spaziando dall’urbanistica fino al design degli interni delle case private, la nona edizione di Open House Milano, il 25 e 26 maggio torna a promuovere, come ormai da tradizione, “uno spirito di incontro per chiunque sia interessato a conoscere la diversità della città e del suo ambiente costruito. Un osservatorio urbano che cresce di anno in anno, fatto di progettualità e condivisione”, sottolinea Lucia Mannella, co-direttore dell’iniziativa.LA IX EDIZIONE DI OPEN HOUSE MILANOCon il tema Ecosistema città, il programma di quest’anno sottolinea la dimensione “antropica” ed eterogenea di Milano, un luogo di coesistenza e ricco di biodiversità. Tra i focus dell'edizione 2024 si segnalano l'interesse rivolto all’urbanistica tattica – che, attraverso l’arte e la creatività, ha portato al recupero di intere aree cittadine – e al verde, considerato oggi imprescindibile per una città a misura d’uomo. Ancora, grande attenzione è riservata alla questione dell’accessibilità e all’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre che al social housing.100 ARCHITETTURE APERTE AL PUBBLICOTra gli spazi che apriranno al pubblico, spiccano l’hub di ricerca e innovazione OpenDot, fondato da Dotdotdot, rinomato studio di progettazione multidisciplinare milanese che quest’anno celebra il suo ventennale, ma anche la Fornace Curti e i suoi atelier creativi, frequentati negli anni da personalità del calibro di Gio Ponti e Keith Haring. Il sipario si alza anche sui luoghi della progettazione, come testimonia la presenza delle sedi di affermate realtà tra cui ACPV Architects e Park Associati, che attendono i visitatori all'interno dei rispettivi studi. Tra le sedi istituzionali del circuito Open House Milano 2024 non manca Palazzo Assolombarda: progettato da Gio Ponti nel 1962, ospiterà la proiezione del film Amare Gio Ponti di Francesca Molteni (2015).DALL’ARCHITETTURA GREEN AL SOCIAL HOUSINGDoveroso, infine, il focus sull’architettura del paesaggio e sugli spazi verdi urbani: grazie allo studio HortensiaGardenDesign e all’architetto Vittorio Peretto si potranno visitare il progetto residenziale Forest Garden G311 e il suo EcoGiardino di circa 3000 metri quadrati. Riflettori puntati sul social housing con la riscoperta di Villaggio Barona, che oggi rappresenta uno spazio di incontro e socialità che si estende per l’intero quartiere. Aprono anche le architetture più iconiche dello skyline milanese, come la Diamond Tower, il Complesso del Monte Amiata, Palazzina INA, Collegio di Milano, Torre Arcobaleno, Casa Rustici e il Grattacielo Pirelli.[Immagine in apertura: Monte Rosa 91. Credits Enrico Cano]
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