Lo street artist Saype colpisce ancora: questa volta con un monumentale intervento di land art ecosostenibile contro la guerra e l'utilizzo delle armi. L'opera è comparsa negli spazi esterni di fronte al complesso di edifici che ospita l’Ufficio delle Nazioni Unite, a Ginevra.

In un momento storico in cui la terra è consumata dalle guerre, l’artista Saype – il cui nome d’arte deriva eloquentemente dalla crasi delle parole “say” e “peace” – non poteva non farsi sentire con un nuovo intervento d’arte pubblica di sensibilizzazione pacifista.  All of us! è comparso sul prato antistante al complesso di edifici che ospita l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, in Svizzera: si tratta di un gigantesco dipinto ecosostenibile realizzato con vernici totalmente naturali e biodegradabili – composte da carbone, gesso e proteine del latte – che si estende su una superficie di ben mille metri quadrati.LA NUOVA OPERA DI SAYPE A GINEVRA L’immagine, che emerge solo se osservata da una prospettiva aerea, rappresenta una mano (simbolo dell’essere umano) che ripara la gamba dell’iconica Broken Chair, monumentale scultura in legno realizzata dall'artista svizzero Daniel Berset nel 1997. La sedia, commissionata in origine dall'organizzazione non profit Handicap International, diventa così un monumento ai tanti civili feriti, che purtroppo sono molto spesso le prime vittime dei bombardamenti.GLI INTERVENTI DI SAYPE NEL MONDO Nel corso della sua carriera, Saype ha toccato i luoghi più iconici del pianeta, sempre con interventi ecologici dal profondo significato metaforico: dal più recente, realizzato sulle vette del Monte Bianco lo scorso luglio, passando per il monumentale progetto davanti al Palazzo del Parlamento di Belfast; e poi ancora l’intenso messaggio di sostenibilità ambientale nel deserto dell’Oman, e i mastodontici graffiti a Rio de Janeiro, solo per citarne alcuni. Tutte le opere di Saype sono biodegradabili, e quindi destinate a durare solo qualche mese per poi scomparire, lasciando spazio alla natura. [Immagine in apertura: photo credit Saype]
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